Era andata sold out ben oltre le previsioni già giorni prima. La Colazione al Museo si è così confermata come un appuntamento imperdibile e partecipatissimo per la città etrusca. Il primo gennaio, nelle sale di Palazzo Casali, Terretrusche con la collaborazione dell’Accademia Etrusca e del Comune di Cortona è andata in scena la sedicesima edizione dell’evento che anche quest’anno ha fatto parlare di sé. Quando la maggior parte dei musei nazionali resta chiuso, Cortona sceglie di andare controcorrente dando vita ad un’iniziativa che attrae visitatori da ogni parte d’Italia che scelgono di passare le vacanze di fine anno nella cittadina Etrusca Oltre mille i biglietti staccati per l’evento con un’edizione che si pone tra quelle record in termini di presenze. "Quest’anno siamo voluti andare oltre, immaginandoci un Museo che verrà", spiega Vittorio Camorri proprietario di Terretrusche, ideatore e anima della manifestazione. "Non esiste futuro senza un passato, ed è proprio dal museo Maec, custode della nostra storia e simbolo del nostro lontano passato, che ci siamo immaginati una Cortona del futuro e un museo che verrà. Storicamente i musei erano templi dedicati alla conservazione e alla tutela del patrimonio culturale. Oggi il loro ruolo si è evoluto ed i musei moderni sono chiamati ad offrire al pubblico direzione, prospettive e chiavi di lettura della società contemporanea, diventando veri e propri spazi in cui è possibile capire e interpretare il mondo. La sedicesima edizione è stata una sfida verso il futuro e saremo proiettati oltre il nostro passato". Ad allietare i palati ci hanno pensato gli operatori economici del territorio, con il modello della colazione diffusa, per permettere ai visitatori di godersi appieno la visita del Museo Maec. "Il successo di questa iniziativa è proprio la capacità di fare rete tra la valorizzazione del territorio, beni culturali, eccellenze enogastronomiche e artigianali che ha contribuito negli anni alla crescita di questo evento unico nel suo genere", commenta ancora Camorri.
Ma la lunga festa del Capodanno cortonese è partita già la notte precedente con la musica in piazza fino a tarda notte grazie all’organizzazione del Comune e di Solema, con la direzione artistica di Andrea Caneschi, che ha allietato i tantissimi turisti e visitatori che stanno affollando in questi giorni la città etrusca. Strutture ricettive al gran completo e pienone in tutti i ristoranti prenotati già da settimane. Dalle 22 fino alle 2 si sono susseguiti il concerto degli Argonauti e poi deejay e musicisti, fra cui Marco Mancini e Roberto Target alla consolle, Enrico Giovagnola al sax e le percussioni di Mario Rodriguez e Roberto Gatti. "Bellissimo assistere ad una serata di divertimento che è trascorsa in serenità - dichiara il sindaco Luciano Meoni - voglio ringraziare gli organizzatori ma anche tutto il personale che ha costituito il dispositivo di sicurezza". Bella partecipazione anche al Gran Galà con il Teatro Signorelli trasformato in una stazione lunare, evento sempre curato da Terretrusche.
Altro appuntamento da tutto esaurito è stato il concerto di Capodanno con la Cor Orchestra diretta dal maestro Alvaro Lozano e Andrea Trovato, solista. "Questo appuntamento, ormai tradizionale, è un modo per celebrare la Cor Orchestra, l’ensemble musicale che come Amministrazione comunale abbiamo promosso - dichiara l’assessore alla Cultura Francesco Attesti - un repertorio studiato per un appuntamento classico e un momento per scambiarsi gli auguri all’insegna della buona musica".