Colcitrone contro la giuria. Biagini: "Sempre corretti"

L’attacco di Fazzuoli e la risposta, indiretta, del presidente nella sua relazione

Colcitrone contro la giuria. Biagini: "Sempre corretti"

Colcitrone contro la giuria. Biagini: "Sempre corretti"

La lettera in cui il rettore Andrea Fazzuoli chiede la convocazione della Consulta dei quartieri, oltre al duro attacco al maestro di campo Carlo Umberto Salvicchi, contiene anche alcuni addebiti nei confronti della giuria per il controllo dell’eventuale colpo di mazzafrusto nella carriera ordinaria del giostratore Davide Parsi.

"Tenuto conto della norma e della prassi osservata negli anni – scrive Fazzuoli nella sua lettera – riteniamo che anche in questo caso il maestro di campo e la giuria non abbiano operato correttamente visto che è noto che il giostratore non può scendere da cavallo fin tanto che i giudici non hanno terminato la verifica volta ad accertare se vi sia stato o meno l’impatto con il mazzafrusto. Scendere da cavallo prima che la verifica sia effettuata, potrebbe consentire al giostratore di eliminare dai propri indumenti eventuali segni lasciati dal mazzafrusto".

La risposta, indiretta, arriva dalla relazione del presidente della giuria Carlo Biagini inviata nei giorni scorsi alla magistratura. Nel documento l’ingegner Biagini difende l’operato dell’organo di Giostra in ogni fase dell’edizione in notturna: "Si precisa che anche il controllo del secondo cavaliere di Porta del Foro – si legge in un passaggio della relazione – oggetto di polemiche da parte di alcuni commentatori, è stato condotto regolarmente dai giudici (secondo le modalità e gli schemi illustrati ai referenti dei quartieri il 18 giugno e provati ripetutamente nei giorni successivi), i quali hanno potuto accertare l’assenza di segni lasciati dal mazzafrusto. Tutti i punteggi sono stati assegnati all’unanimità dei componenti della giuria".