Arezzo, 4 settembre 2023 – Porta Crucifera da outsider vince la lancia d’oro dedicata al centenario dell’Arezzo Calcio.
Nel Saracino degli errori e dove nessun giostratore ha colpito il 5, ha proprio valso il detto "Chi entra Papa, esce cardinale". Nessuno dei quartieri dati per favoriti e che credevano di avere le possibilità per dominare la Piazza, ha saputo concretizzare nella sfida decisiva quanto fatto vedere nelle prove. Ne ha approfittato Porta Crucifera che ha sfruttato al meglio ogni errore degli avversari e anche il fatto di giostrare per ultima.
Il primo a far cadere le quotazioni dei favoriti è stato Gianmaria Scortecci in sella a Doc, che ha replicato il tiro della notturna di giugno, un 2 che ha subito messo fuori gioco la Colombina. A difesa del giostratore gialloblù il fatto che non è sceso sulla lizza al top, colpito dall’influenza alla vigila della sfida al Buratto. Ma sicuramente qualcosa in questo 2023 non ha funzionato e anche l’intesa con Doc non è stata quella degli anni migliori.
Un po’ meglio Saverio Montini per Porta Sant’Andrea, ma sicuramente non quanto il popolo biancoverde e l’allenatore Martino Gianni si aspettava da lui. In sella a Siria, dopo una carriera che non sembrava avere particolari sbaffature, ha fermato la lancia sul 4. Stesso punteggio, anche se con un colpo più vicino al centro, per Davide Parsi di Porta del Foro che sembrava sicuro e pronto in sella alla candida Biancaneve. Ha mancato il 5 per millimetri, ma nella Giostra di oggi anche quelli contano. Neanche Lorenzo Vanneschi di Porta Crucifera ha saputo approfittare di questa Giostra senza 5. In sella a Pinocchio ha fermato la sua lancia sul 4. I cruferini lo avevano mandato sulla lizza per forzare un po’ la mano, ma non gli riuscito il colpaccio.
Ad aprire la seconda serie di carriere Elia Cicerchia in sella ad Olympia. Nemmeno il cecchino della lizza ha colpito il cuore del Buratto e la sua lancia si è fermata ancora sul 4, come del resto era successo a giugno. E forse una riflessione i gialloblù la faranno su questa cavalcatura: se effettivamente è quella giusta per uno dei giostratori più forti della lizza. Deludente anche il tiro di Tommaso Marmorini di Porta Sant’Andrea che in sella a Conte Darko di Gazzara ha marcato 3 punti. Il capitano Andrea Gavagni ha chiesto la ripetizione della carriera, ma così non è stato. Gli arbitri della manifestazione hanno spiegato che se anche ci fosse stato un disturbo questo non ha influito sulla carriera del cavallo e sul titro del giostratore. Una doccia fredda per Porta Sant’Andrea che con un punteggio del genere è finito fuori Giostra. Toccava a Francesco Rossi di Porta del Foro prendere in mano le redini della sfida e indirizzare la vittoria verso Porta del Foro. Ha fallito anche lui. Rocky nella seconda metà della carriera è calato, ma un 3 resta comunque un brutto tiro.
Tutto è passato nelle mani del giovanissimo Niccolò Paffetti al quale è stato assegnato, alla sua seconda Giostra, il compito di chiudere i giochi e di portare la lancia in Palazzo Alberti. Per farlo bastava un 4, ma in quella baraonda non era cosa scontata. Rosa de Moscheta ha avuto più di un tentennamento durante la carriera, forse anche impaurita da una Piazza caldissima, ma il giovane cruciferino non ha sbagliato il colpo: un 4 che ha valso la lancia d’oro dedicata all’Arezzo calcio. Trofeo consegnato dal sindaco Ghinelli al rettore di Porta Crucifera Andrea Fazzuoli dal palchetto dell’Araldo. E subito Piazza Grande è stata invasa da un mare di bandiere e fazzoletti rossoverdi. Una Giostra dai mille imprevisti e colpi di scena che si è chiusa con il trionfo di Porta Crucifera.