GAIA PAPI
Cronaca

Colpo da film all’azienda di preziosi. L’assalto e il caterpillar come ariete

Il mezzo rubato all’azienda vicina, la spaccata dei cancelli e la razzia in pochi minuti. La banda è ora in fuga

Colpo da film all’azienda di preziosi. L’assalto  e il caterpillar come ariete

Sul posto, in pochi minuti, sono arrivati i vigilantes di SicurItalia e i carabinieri, alcune delle quali già in zona per un’attività di controllo del territorio

SUBBIANO

Hanno bloccato le strade d’accesso con due camion; poi hanno utilizzato un mezzo pesante come ariete per sfondare il cancello, e con un caterpillar si sono aperti un varco verso l’interno. La scorsa notte è andato in scena l’ennesimo colpo al cuore del distretto orafo aretino. Questa volta si sono viste scene da film per entrare nell’azienda Croma Catene di Subbiano, che dal 1986, si occupa della creazione di catene d’argento. E’ il colpo numero 24 dall’inizio dell’anno.

Un commando di circa sette persone incappucciate alle 3.30 ha messo in scena un colpo da professionisti, portando via metallo prezioso, ancora da quantificare, ma per un bottino che pare ingente. Scene da film, si diceva, e viste nel 2011 da queste parti, quando il comparto orafo tremava. Adesso gli imprenditori cominciano a respirare nuovamente quell’aria mista di paura e rabbia. I ladri hanno agito in pochi minuti. Prima avevano chiuso la strada di ingresso e di uscita dall’area industriale con due mezzi pesanti rubati da una ditta di San Giuliano. Poi, stando ad una prima ricostruzione, avrebbero divelto il cancello esterno utilizzando un furgone come ariete. Quindi, con un caterpillar rubato a una ditta vicino, hanno sfondato anche il cancello interno, aprendosi un varco. Qui hanno sistemato il furgone Ducato della ditta sul quale hanno caricato il bottino, metallo e preziosi lavorati in argento trovati sugli scaffali e sui banchi, fuori dalla cassaforte, perché inseriti nel ciclo produttivo. Poi si sono dati alla fuga nelle campagne del basso Casentino, con un furgone rubato all’azienda che durante il tragitto è stato abbandonato. Probabilmente ad attenderli avevano lasciato un mezzo diverso poco distante. Al titolare dell’azienda, dopo la paura trasformata in rabbia, non è rimasto altro che la delicata fase della quantificazione del bottino, cifra che ancora non è stata resa nota, ciò che è sicuro è che sono ingenti i danni.

Sul posto, in pochi minuti, sono arrivati i vigilantes di SicurItalia e i carabinieri, quattro pattuglie alcune delle quali già in zona per un’attività di controllo del territorio, intensificata dopo l’escalation dei furti. Carabinieri e polizia, che stanno conducendo le indagini, hanno al vaglio sulle immagini delle telecamere di videosorveglianza. Un nuovo colpo, a pochi giorni dall’ultimo quello messo a segno a Laterina alla Fullove dove i ladri hanno portato via oro, argento e ottone per 150 mila euro.

Ma soprattutto, un nuovo colpo quando si sono intensificati i controlli da parte delle forze dell’ordine e le indagini sembrano avere avuto una accelerazione: ci sarebbe almeno un fermo per il colpo alla Fullove di Laterina. I carabinieri, che indagano insieme alla polizia, hanno trovato in zona una persona, uno straniero, che pur essendo senza refurtiva sarebbe collegato all’incursione.

Non aveva documenti e gli indumenti erano compatibili con quelli della banda che ha svaligiato la ditta, immortalati dalle telecamere di videosorveglianza interna, quelle esterne erano state manomesse. Vanno avanti quindi le indagini sulle quali vige il massimo riserbo. Insieme alle richieste degli di maggiori forze sul territorio.