SALVATORE MANNINO
Cronaca

Colpo Teletruria: sabato l’Arezzo in diretta

La Tv si è aggiudicata oltre a Imola altre 4 trasferte, compresa Perugia. La seconda emittente più vista in Toscana, la prima per il Tg

di Salvatore Mannino

L’Arezzo in diretta Tv su Teletruria ed è la prima volta in una Tv locale cittadina. Debutto che è affidato alla trasferta di Imola di sabato sera, in prime time, come si dice nel gergo televisivo, con un appuntamento che fra i tifosi fa una certa (piccola per carità) concorrenza a Mamma Rai e Babbo Mediaset con i loro programmi a lustrini del pre-festivo. Ci rimetterà qualcosa anche la diretta della serie A di Dazn (che ha l’esclusiva della partita delle 20,45) sulla piattaforma di Sky, con molti aficianodos del pallone amaranto che preferiranno i loro colori al grande calcio della massima serie.

Dopo tanti anni di differite dell’Arezzo, di cui Teletruria ha avuto praticamente il monopolio tranne gli anni lontani in cui si alternava con Arezzo Tv, la diretta è una novità assoluta e non rimarrà un evento solitario. Come spiega il direttore Luca Caneschi, con 18 mila euro la più antica emittente cittadina (prime trasmissioni nel 1974) si è aggiudicato nella asta della lega un pacchetto che comprende, insieme a tutte le differite, altre quattro trasferte: una a Pesaro e tre nel girone di ritorno ancora da decidere, ma nel bouquet ci sarà sicuramente il derby di ritorno col Perugia al "Curi", dopo che l’andata l’aveva mandata in diretta la Rai. Come a dire il match più atteso dell’anno.

E’ l’ultimo colpo di una Tv che ormai, almeno in prima serata, è la seconda più vista in Toscana, dopo Rtv 38 che però, come ci tiene a puntualizzare Caneschi, ha un bacino di utenza che è il doppio, con copertura dell’intera regione, mentre Teletruria si ferma ad Arezzo, Siena, Firenze e Prato ma raccoglie comunque un’audience di 83 mila contatti. Gli ascolti di Teletruria crescono ancora all’ora del Tg, che è il più visto dell’intera Toscana, con 35 mila telespettatori medi. Del resto, l’informazione è sempre stato il punto di forza dell’emittente di Ceciliano (ma è nata in pieno centro, nella galleria di Renato, lungo il Corso), tanto che il telegiornale era il punto di forza sul quale si reggeva l’intera Tv anche quando al timone c’era Gianfranco Duranti, uno dei pionieri delle televisioni private non solo in Toscana ma in tutta Italia.

L’obiettivo che mi sono posto quando è morto Gianfranco e sono arrivato io, spiega il direttore, è stato di rafforzare il resto della programmazione. Ecco dunque le trasmissione autoprodotte, la conferma del "Caffè Bollente", storico talk show di anzianità trentennale, i "Talenti alla ribalta", la "Scorrida", sul modello della Corrida di Corrado e ora anche il grande cinema nella prima serata del sabato, quando non c’è il calcio, cioè praticamente sempre, raddoppiato la domenica in prima serata quando l’Arezzo era appiedato dal Covid, o spostato sempre alla domenica sera se la sera prima c’è la partita.

Il primo classico del cinema riproposto è stato la "Febbre del sabato sera", con annessa presentazione e postfazione. A seguire altri film evergreen usciti ormai dai diritti e quindi disponibili gratuitamente, la platea media 43 mila persone. A completare il palinsesto la Messa di Don Alvaro la domenica mattina e le dirette del sindaco il venerdì, bissate riprendendo le apparizioni Facebook di Ghinelli. Il quadro, conferma Caneschi, è quello di una Tv che vuole essere di comunità. Un po’ troppo istituzionale, viene da punzecchiarlo? "Cercheremo di toglierci anche questo vizio".