CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Combattere il cyberbullismo. La criminologa Bruzzone a tu per tu con gli studenti

L’uso del cellulare e l’invio di foto o video considerato come uno scherzo. Il richiamo a fare attenzione e a chiedere aiuto ai genitori per non finire nella rete .

L’istituto superiore «Città di Sansepolcro» ha preso parte a un incontro con la criminologa Roberta Bruzzone, che si è tenuto al teatro dei Ricomposti di Anghiari. Un evento. per parlare di cyberbullismo e come defendersi

L’istituto superiore «Città di Sansepolcro» ha preso parte a un incontro con la criminologa Roberta Bruzzone, che si è tenuto al teatro dei Ricomposti di Anghiari. Un evento. per parlare di cyberbullismo e come defendersi

Un progetto finalizzato a combattere il cyberbullismo. Per trattare l’argomento, alcune classi dell’istituto superiore "Città di Sansepolcro" hanno preso parte a un incontro con la nota criminologa Roberta Bruzzone, che si è tenuto al teatro dei Ricomposti di Anghiari.

La dottoressa ha mantenuto un dialogo attivo con gli studenti, partendo dalla sua professione a cui aspirava sin da piccola, per approdare poi alla condizione di innamoramento, tipica della loro età, definita "bellissima", ma che deve prevedere anche la possibilità di dire dei "no", qualora giungessero richieste che non debbono essere accettate.

Questo spunto ha permesso di riflettere sulla produzione e sull’invio di materiale foto e video, che corre il rischio grave di diffusione indesiderata, nonché sulla differenza tra il concetto di "scherzo", che prevede la risata reciproca e "molestia", che prevede - di contro - la risata di uno solo dei due soggetti coinvolti. "Da qui - ha sottolineato la dottoressa Bruzzone - deriva l’importanza di rivolgersi agli adulti di riferimento, se non si hanno gli strumenti adatti per reagire in autonomia".

L’appuntamento, aperto anche ai genitori e alla cittadinanza, era inserito all’interno del progetto "Bullismo e Diritti Umani, di cui l’Istituto Comprensivo di Anghiari e Monterchi è scuola capofila e grazie al quale si è creata una rete di scuole aderenti, costituita dall’istituto omnicomprensivo "Fanfani–Camaiti" di Pieve Santo Stefano e dall’istituto superiore "Città di Sansepolcro". Il progetto prevede, tra gli obiettivi prioritari, quello di diffondere - tra genitori e alunni - conoscenze relative ai fenomeni del bullismo e del cyberbullismo, per coglierne con prontezza i segnali e arginare dinamiche di attuazione sia all’interno che al di fuori degli spazi scolastici.

Si aggiunge a ciò la necessità di sensibilizzare i ragazzi all’utilizzo dei linguaggi e degli atteggiamenti volti alla tolleranza e alla gentilezza, attraverso la corretta alfabetizzazione emotiva e la predisposizione al confronto e al rispetto dell’altro.

Docenti ed esperti esterni saranno impegnati, insieme agli studenti coinvolti, su più fronti per la stesura di un regolamento che strutturi e vincoli la pubblicazione delle immagini in rete, a corredo di attività didattico-educative; per creare gruppi di lavoro dedicati al tema cardine del progetto; per incontrare avvocati penalisti e forze dell’ordine e per realizzare una conferenza per la giornata nazionale contro il bullismo.

La proposta perseguita dai tre istituti scolastici, oltre all’urgenza della tematica trattata, propone uno svolgimento delle varie fasi attraverso metodologie innovative ed originali, fra le quali la creazione di un database contenente esempi di "buone pratiche" di contrasto a bullismo e cyberbullismo. Un incontro che è servito come momento di confronto e di riflesssione su argomenti che sono di grande attualità tra gli adolescenti e non solo.