CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Comitato per la E45 all’attacco: "Va tolta la gestione all’Anas: troppi cantieri e pochi risultati"

Il portavoce Gianluca Cirignoni, altotiberino con un passato da consigliere regionale parla chiaro. La richiesta è del gruppo di cittadini formatosi all’indomani della chiusura del viadotto Puleto . .

Il portavoce Gianluca Cirignoni, altotiberino con un passato da consigliere regionale parla chiaro. La richiesta è del gruppo di cittadini formatosi all’indomani della chiusura del viadotto Puleto . .

Il portavoce Gianluca Cirignoni, altotiberino con un passato da consigliere regionale parla chiaro. La richiesta è del gruppo di cittadini formatosi all’indomani della chiusura del viadotto Puleto . .

"Togliere la gestione della E45 all’Anas, che si è dimostrata incapace. O almeno, farlo nel delicato tratto da San Giustino Umbro fino a Bagno di Romagna, quello da sempre più interessato dai cantieri". La richiesta è di "E45 Punto 2", il gruppo spontaneo di cittadini formatosi all’indomani della chiusura del viadotto Puleto (eravamo nel gennaio del 2019) e che non esclude a breve nuovi "sit in" di protesta. Il portavoce Gianluca Cirignoni, altotiberino con un passato da consigliere regionale umbro, parla senza peli sulla lingua: "I soldi spesi per la manutenzione della strada hanno prodotto soltanto una serie cospicua di cantieri che creano disagi agli utenti, dal momento che si va avanti a suon di restringimenti, deviazioni e salti di carreggiata. Mi sembra che i milioni di euro stanziati abbiano l’obiettivo di tenere in vita i lavori senza realmente migliorare la funzionalità dell’arteria". Poi Cirignoni è ancora più esplicito: "Si stanziano cifre per chiudere la superstrada, riempita da cantieri con ditte che iniziano a operare, poi spariscono; i tempi di sistemazione si allungano e quando l’appalto viene riassegnato i costi sono lievitati di altri milioni di euro. Basta guardare il viadotto Tevere IV: da anni, oramai, è un cantiere fisso. Se questo continuo ricambio è il modo di fare, vuol dire che si buttano via soldi e che il gestore, ossia l’Anas, si sta rivelando incapace, per cui in nome dell’efficienza deve essere sostituito". Quale allora la proposta sua e di "E45 Punto 2"? Quella di costituire un consorzio di enti pubblici del territorio. "Abbiamo visto che nel caso della Firenze-Pisa-Livorno – ricorda il portavoce del gruppo - la scelta ha pagato, perché a essersi prese in carico la strada sono state le pubbliche istituzioni direttamente interessate e la situazione è nettamente migliorata. Qui potremmo fare altrettanto con le Regioni, ma soprattutto con le Province di Perugia, Arezzo e Forlì Cesena e con i vari Comuni attraversati dalla Orte-Ravenna. Credo che da San Giustino Umbro fino a Bagno di Romagna sia necessario: non è possibile andare avanti con questa sorta di cantierizzazione perenne senza soluzione". Un altro risvolto alimenta infine le preoccupazioni di Cirignoni: "La E45 è di fatto diventata la nuova Salerno-Reggio Calabria, perché la ex A3 (ora A2) è stata finalmente sistemata dopo che per essa si era verificata in precedenza la stessa situazione. Sarebbe pertanto opportuno che la Procura, o chi di competenza, procedesse con un’attenta verifica relativa alla gestione degli appalti, viste le dinamiche che li stanno caratterizzando".