ComNet, sciopero e timori per il futuro: "Diciamo no alla cessione dell’impresa"

AREZZO Un chiaro no alla cessione di un ramo d’impresa, quello della telefonia. Lo hanno d...

ComNet, sciopero e  timori per il futuro: "Diciamo no alla cessione dell’impresa"

ComNet, sciopero e timori per il futuro: "Diciamo no alla cessione dell’impresa"

Un chiaro no alla cessione di un ramo d’impresa, quello della telefonia. Lo hanno detto ieri i lavoratori della ComNet in sciopero per l’intera giornata con conseguente manifestazione davanti alla sede aretina, in zona La Carbonaia. A niente è servito l’invito di un dirigente dell’azienda che si è presentato ai cancelli dello stabilimento ad entrare in fabbrica. I lavoratori hanno continuato il loro presidio. "L’azienda – spiega Antonio Fascetto, segretario della Fiom Cgil - ha formalmente avviato la procedura di affitto di ramo d’azienda per scorporare quello delle TLC da Com.net S.p.A. in favore di Telco Soluzioni Digitali. Nel settore telefonia della ComNet lavorano, in tutta Italia, 625 addetti. Passaggio previsto per il 1 gennaio 2024 e che determinerà anche un cambio di contratto nazionale per tutti i lavoratori interessati, con forti ripercussioni dal punto di vista economico, normativo, salario differito e istituti indiretti". La Fiom Cgil sottolinea anche come l’azienda abbia evitato di dare adeguate informazioni. "L’azienda non aveva fatto alcun cenno a questa decisione nonostante i ripetuti incontri avvenuti nei mesi passati". Solo nell’incontro con l’amministratore delegato di Nextaly l’azienda ha confermato la volontà di andare avanti con la procedura di affitto di ramo d’azienda, malgrado le forti contrarietà e preoccupazioni per il futuro per Com.net. Nonostante la contrarietà sindacale, "Il 1 dicembre l’azienda ha deciso di andare avanti, con un atteggiamento del tutto autoritario, in maniera unilaterale, dimostrando una totale sordità da quanto sollevato dai sindacati".