CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Comprano banconote false sul web Usano tagli da 50 per fare benzina

Due giovani acquistavano i soldi con carta prepagata su internet e le spendevano nei distributori .

Comprano banconote false sul web  Usano tagli da 50 per fare benzina

Comprano banconote false sul web Usano tagli da 50 per fare benzina

di Claudio Roselli

Avevano acquistato banconote contraffatte con la quale pagavano i rifornimenti di carburante in varie stazioni per ottenere in resto i soldi veri. Tutto bene, fino a quando uno dei gestori ingannati ha avvertito puzza di "bruciato" in una da 50 euro e così i Carabinieri della Compagnia di Sansepolcro hanno individuato e chiesto l’oscuramento di un canale presente sull’applicazione di messaggistica istantanea Telegram, dove venivano poste in vendita le banconote false; allo stesso tempo, sono stati indagati due giovanissimi del posto, appena maggiorenni, che avevano architettato il tutto.

I distributori di carburante presi di mira nel territorio biturgense, fra centro urbano e superstrada E45, più un esercizio nella vicina San Giustino Umbro. I due ragazzi avevano magari approfittato del fatto che gli esercenti fossero indaffarati, senza avere il tempo di controllare l’autenticità del denaro cartaceo; uno di essi, però, in un secondo tempo ha notato qualche anomalia, nonostante le fattezze fossero tali da trarre in inganno. Una volta sorto qualche dubbio e solo dopo un attento ed approfondito esame, confermato poi dall’intervento dei Carabinieri, è stata acclarata la falsità della banconota, prodotta in carta di puro cotone con filigrana, ologrammi metallici e striscia di sicurezza. In questo modo la cartamoneta aveva superato un primo superficiale esame visivo. La banconota è stata sequestrata e l’Arma è riuscita a risalire al veicolo utilizzato per il rifornimento, seguendo i suoi spostamenti grazie agli impianti di videosorveglianza cittadina; i militari hanno quindi rintracciato e fermato il veicolo con i due occupanti e a seguito della perquisizione che ne è seguita sono state trovate altre quattro banconote dello stesso valore nominale e identiche alla prima. Anche i telefoni cellulari sono stati posti sotto sequestro, grazie ai quali i Carabinieri sono riusciti a risalire alle modalità con cui erano state acquistate le banconote, ovvero una chat su un canale Telegram, tracciando gli accordi per il pagamento e per la successiva consegna. Tutto avveniva attraverso internet mediante il pagamento su carte di credito prepagate non intestate. Sembra per ora che siano state scelte e colpite solo stazioni di servizio carburante, forse a causa del fatto che solitamente gli addetti al rifornimento usano di rado i congegni elettronici di verifica. Sette in tutto quelle acquistate, tutte ritrovate e sequestrate dai Carabinieri biturgensi, che – come sopra ricordato - hanno indagato i due giovani alla Procura della Repubblica di Arezzo, per spendita di monete falsificate. Purtroppo, non è una novità che su Telegram appaiano chat inquietanti con vere e proprie offerte per l’acquisto di denaro falso e dove si parla di compravendita di pacchetti con tanto di sconti a seconda delle quantità. Condotte del genere favoriscono un’immissione incontrollata di ingenti flussi di denaro contante contraffatto, a danno delle attività economiche e delle persone fisiche che inconsapevolmente lo ricevono.