REDAZIONE AREZZO

Vola a Parigi con tutte le operaie, Binazzi rafforza la corazzata rosa. Alla vigilia assume un’altra ragazza

La trasferta nella capitale della moda, il clima di famiglia, le cene con i mariti, le scelte collettive

Oggi ricorre la giornata internazionale della donna

Arezzo, 8 marzo 2024 – È il «clima» che fa la differenza. Non c’entra il meteo, c’entra la visione tutta al femminile di un’azienda in espansione. A Levane Bilò sforna 250 capi di alta moda al giorno, collabora con le maggiori Maison e dà lavoro a sessanta persone nell’indotto.

Ora lo stabilimento si allarga e il 4 marzo è stato il giorno della nuova arrivata: Elisa, assunta dopo Martina, Lucia, Luana e Rossana, tutte con un contratto a tempo indeterminato firmato nel 2023. Ventidue dipendenti in tutto e ordini in cassaforte da Cucinelli, Prada, Dolce e Gabbana.

A novembre Franca Binazzi e il marito Umberto al timone dell’azienda saranno a Parigi con le ragazze di Bilò: "Paghiamo noi per quattro giorni e un’esperienza da condividere. E stiamo pensando di organizzare anche una bella gita alla scoperta della Napoli sotterranea". È l’effetto del clima, appunto.

"Qui lavoriamo tutte con impegno ma anche con il piacere di condividere ogni progetto, ogni creazione e questo rapporto di va oltre al lavoro perché ci ritroviamo tutte a cena con i nostri mariti e abbiamo momenti in cui è piacevole confrontarci e raccontarci al di fuori dell’azienda".

Il "punzone" di fabbrica è datato 1885: Pietro Binazzi apre la porta all’impresa che passerà al figlio Ferdinando e da lui a Pietro, il padre di Franca. "Siamo alla quinta generazione con mio figlio Pietro, 24 anni, che segue le orme di famiglia. È veramente bravo e spero diventi un imprenditore di successo", è l’augurio di "cuore di mamma Franca".

Qui le giornate sono scandite da una tabella di marcia che nasce dal confronto perché "quando mettiamo in produzione i capi decidiamo insieme come operare in quel determinato frangente. E io lascio le dipendenti libere di organizzarsi, è la formula vincente verificata nel tempo: è una responsabilizzazione che coinvolge tutti, nessuno escluso". Perché, scandisce Franca, "qui non c’è un caporeparto, ma venti capireparto che danno il massimo e contribuiscono alla crescita dell’azienda".

Nella Silicon Valley valdarnese della moda, le Maison continuano a investire, a caccia dei maestri artigiani "che lavorano a mano arricchendo la qualità del prodotto". Come le venti operaie specializzate di un’azienda di Laterina che collabora con Bilò dove ieri Franca ha accompagnato "lo staff di Cucinelli per avviare un rapporto di lavoro importante".

E se il volo per Parigi è già prenotato tra i benefit per le dipendenti ci sono anche i "buoni pasto che messi insieme in fondo all’anno fanno uno stipendio. Mi sembra doveroso nei confronti di chi con il suo impegno quotidiano aiuta l’azienda a crescere e a guardare al futuro".

Lucia Bigozzi