Arezzo, 17 gennaio 2025 – I Consorzi di Bonifica e Irrigazione? Se non ci fossero andrebbero inventati. Cosi Renato Brunetta, presidente del CNEL, ha commentato la preziosa azione svolta dal sistema di enti intermedi, originale esperienza di autogoverno e sussidiarietà.
Lo ha detto sottoscrivendo il primo accordo interistituzionale con ANBI, l’associazione nazionale dei Consorzi di Bonifica e Irrigazione, a cui aderisce anche il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno.
“Un bel riconoscimento per l’attività svolta dal nostro e dagli altri Enti che, in Italia, sono chiamati oggi più che mai ad assolvere un ruolo strategico, di fronte alla gravità delle conseguenze di una crisi climatica che si porta al seguito pesanti conseguenze anche economiche”.
La Presidente Serena Stefani, con il vice Leonardo Belperio e il Direttore Generale Francesco Lisi, al ritorno da Roma, ha commentato con entusiasmo la sottoscrizione del “patto” ANBI/CNEL, siglato presso la sede del Consorzio Nazionale dell’Economia e del Lavoro.
“L’evento che ha accompagnato la sottoscrizione del documento ha portato sotto i riflettori il lavoro quotidiano dal Consorzio di Bonifica e Irrigazione, come struttura vicina al territorio, capace di coinvolgere le comunità locali, di fare rete, di porsi come catalizzatore di competenze e innovazione”, ha aggiunto Stefani.
Al centro dell’accordo interistituzionale temi di primo piano su cui, negli ultimi anni, si sta concentrando l’attenzione di tutti: la sostenibilità ambientale, la manutenzione del territorio, la difesa del suolo, la gestione delle risorse idriche.
“La collaborazione tra Consorzi di Bonifica e Irrigazione e CNEL – ha motivato il Direttore Generale - è volta a favorire una maggiore consapevolezza del ruolo dinamico e polifunzionale svolto dal sistema della bonifica, nel governo del territorio.
Tanti e importanti gli obiettivi, tra questi: valorizzare e migliorare la gestione della difesa del suolo e della risorsa irrigua; promuovere iniziative di sensibilizzazione sui temi della sicurezza territoriale e ambientale e sul ruolo dell’impresa agricola nella manutenzione del territorio; misurare il fabbisogno di investimenti, di re-infrastrutturazione e ammodernamento del reticolo idraulico, per favorire un uso più efficiente della risorsa idrica in funzione delle attività economiche dei territori”.
“In questo momento è fondamentale valorizzare l’economia della manutenzione del territorio e il protagonismo dei Consorzi di Bonifica nelle azioni di adattamento e mitigazione degli effetti del cambiamento climatico”, ha concluso la Presidente Stefani.