Salvatore Mannino
Cronaca

"Consulenze aria fritta". Coingas, ancora carte: accuse della perquisita e lite

Dipendente indagata nelle intercettazioni: "Hanno lavorato male tutti, mi è toccato rifare la contabilità 2018». Merelli sui revisori: "Sono scemi". Il legale: «Metteteli nel libro nero»

Il Pm Claudiani

Arezzo, 14 luglio 2019 - «Quelle consulenze sono aria fritta». Lo dice, nel corso di un incontro nel suo studio, Mara Cacioli, la dipendente Coingas perquisita per favoreggiamento e abuso d’ufficio, al legale fiorentino destinatario dell’incarico, provocandone la durissima reazione: «L’ho alzata dalla sedia», racconta lo stesso avvocato a un alto dirigente di Estra durante una telefonata intercettata il 31 maggio, per descrivere la rabbia che l’ha colto dinanzi all’accusa.

La riunione nello studio fiorentino si era svolta un paio di giorni prima. Per conto di Coingas ci sono il presidente Franco Scortecci e appunto Mara Cacioli, richiamata dalla pensione proprio per dare una veste contabilmente accettabile delle consulenze per 440 mila euro che ora il Pm Claudiani ipotizza come fittizie, puri schermi per distribuire denaro agli «amici». Ed è, quello della procura, anche il dubbio che manifesta la Cacioli vis-a-vis col legale cui sono andati soldi e incarico: «Ha avuto il coraggio di dire - spiega nella telefonata ascoltata dalla Digos il protagonista - vabbeh cioè mi contesta la notula questa...ha detto vabbeh alla fine ho pagato per l’aria fritta».

Il professionista non ci sta e anzi viene preso da un attacco d’ira: «Gli ho detto - è sempre lui che parla - signora non si azzardi mai più...lei è a casa mia...io sono un signore e lei e una donna...se no l’avrei presa a calci». Infatti, nella versione dell’avvocato, Mara Cacioli chiede scusa. Il che non impedisce al legale di abbandonarsi ad amare considerazioni col suo interlocutore: «Ora l’azienda è gestita dalla Cacioli...noi siamo passati da una ballerina che gestiva l’azienda (una dipendente distaccata da Estra Ndr) a un d...(poco di buono ma la parola è più pesante Ndr)come il Cocci alla Mara Cacioli.

A proposito della contabile ora indagata, lei non rinuncia a commentare la situazione anche con la rappresentante della società di revisione dei conti: «Si può stare a discutere quanto ci pare, ma le carte parlano, sono in quel modo...non posso dire che quello che ha fatto...(l’avvocato della consulenza da 300 mila euro Ndr) è giustificabile, come non è giusto quello del Cocci...han lavorato di m..un po’ tutti».

E ancora: «Mi è toccato rifare tutta la contabilità del 2018». Il clima però si fa sempre più affannoso, coi revisori dei conti che recalcitrano ad avallare a bilancio le famose consulenze. Finchè il 26 giugno esplode Alberto Merelli, assessore al bilancio, perquisito per concorso in peculato perchè considerato l’istigatore dell’incarico allo studio legale: «Ma questi sono scemi», dice al telefono con l’avvocato che ha firmato la congruità degli incarichi, riferendosi ai revisori.

E lui di rimando: «Io non lo so, metteteli nel libro nero». Fin qui le carte giudiziarie depositate dalla procura per il Riesame che non si farà mai, ma l’inchiesta va avanti. Il sindaco Alessandro Ghinelli, indagato per favoreggiamento (ma la sua posizione è tutta da chiarire e si potrebbe ancora alleggerire) ha dato la sua disponibilità ad essere sentito, ma pare difficile che accada prima di settembre, quando l’attività di Palazzo di giustizia riprenderà a pieno ritmo e saranno probabilmente interrogati anche i cinque perquisiti.

Le difese, intanto, sollevano un primo dubbio: si possono applicare reati contro la pubblica amministrazione come il peculato e l’abuso d’ufficio in relazione a una società per azioni come Coingas? Sì, replicano in procura, perchè l’azienda è pubblica, i soldi sono pubblici e gli eventuali utili, decurtati dalle consulenze, sarebbero stati pubblici. Su questo, si fa notare, c’è giurisprudenza consolidata. Ma sarà comunque uno dei grandi temi di battaglia legale della bufera Coingas.