di Federico D’Ascoli
La notizia a babbo Pier Luigi e alla sorella Maria Elena, l’ha data Emanuele, unico della famiglia Boschi presente in aula ieri mattina. L’ex ministro delle Riforme ha raccontato su Facebook di essere scoppiata in lacrime: "Avevo giurato che non avrei mai pianto per Banca Etruria. Oggi l’ho fatto. E non ho paura di ammetterlo in pubblico".
Oltre alle reazioni politiche di carattere nazionale arrivano anche quelle degli avvocati: Luca Fanfani, difensore del vice direttore generale Emanuele Cuccaro attacca a testa bassa: "Tutti assolti. Auspico che le novità previste dalla delega Cartabia, a partire dalla possibilità di celebrare processi solo a condizione che vi sia una ‘ragionevole previsione di condanna’, contribuiscano a evitare in futuro processi largamente inutili come questo".
Jean Paul Castagno avvocato che ha assistito l’ex dg Daniele Cabiati: "Questa sentenza non cancella il rammarico per un procedimento penale nei confronti di un professionista che, per tutta la sua carriera, ha svolto il proprio ruolo con la massima diligenza e professionalità, ma sancisce con formula piena l’insussistenza di tutte le accuse mosse".
"Giustizia è stata fatta, del resto gli amministratori di Banca Etruria avevano seguito indicazioni precettive della Banca d’Italia che aveva monitorato il processo di aggregazione, considerato come unica soluzione alla crisi dell’Istituto" ha detto Giovanna Corrias Lucente, difensore di Claudio Salini.
La procura di Arezzo con il pubblico ministero Angela Masiello aveva chiesto condanne da otto mesi a un anno per lo stesso Boschi. Oltre a Boschi senior gli assolti sono Luciano Nataloni, Claudia Bugno, Luigi Nannipieri, Daniele Cabiati, Carlo Catanossi, Emanuele Cuccaro, Alessandro Benocci, Claudia Bonollo, Anna Nocentini Lapini, Giovanni Grazzini, Alessandro Liberatori, Ilaria Tosti, Claudio Salini.
Laconico il commento in aula del procuratore di Arezzo Roberto Rossi: "Aspettiamo le motivazioni, poi valuteremo il ricorso in appello".
La sentenza di ieri mattina fa sefguito a quella del 1° ottobre 2021 dal tribunale di Arezzo sull’inchiesta madre per bancarotta fraudolenta a carico di altri ex dirigenti e consiglieri della ex Etruria che si concluse con 23 assolti su 24 imputati.
Le motivazioni saranno deposittate entro sessanta giorni.