"Contro l’oblio", scatti di Toscano. I volti segnati dei sopravvissuti: "Così tengo vivi ricordi tragici"

Taglio del nastro questa mattina alla presenza dell’ambasciatore tedesco e del governatore toscano Giani. L’esposizione a cielo aperto si può visitare fino al 21 luglio. L’autore spiega i motivi delle scelte artistiche.

"Contro l’oblio", scatti di Toscano. I volti segnati dei sopravvissuti: "Così tengo vivi ricordi tragici"

"Contro l’oblio", scatti di Toscano. I volti segnati dei sopravvissuti: "Così tengo vivi ricordi tragici"

"Contro l’oblio". È questo il titolo scelto dell’artista italo-tedesco Luigi Toscano, artista per la Pace dell’Unesco, che arriva per la prima volta in Italia. Il taglio del nastro è in programma questa mattina, alle 10.15, inserito nel programma delle celebrazioni per l’80esimo anniversario dell’eccidio. Insieme a Toscano e al sindaco Tavarnesi, a Civitella sarà presente anche l’ambasciatore tedesco, Hans-Dieter Lucas, oltre al presidente della regione Toscana, Eugenio Giani. Si tratta di una mostra a cielo aperto che resterà visibile fino al prossimo 21 luglio.

L’esposizione, presentata per la prima volta in Italia, si compone di 80 fotografie raffiguranti uomini e donne che sono sopravvissuti alle persecuzioni nazifasciste: ebrei, omosessuali, prigionieri di guerra, dissidenti politici e altre vittime del regime. I ritratti, di dimensioni significative (225x150 cm), affolleranno la piazza centrale. Un progetto che è anche l’occasione per ricordare le 244 vittime civili della strage compiuta dalle truppe naziste proprio a Civitella Val di Chiana.

Tra i ritratti, infatti, sono presenti anche 5 volti delle persone sopravvissute a questo massacro. "Lest We Forget" arriva per la prima volta in Italia, segnando una tappa fondamentale del progetto commemorativo che il fotografo e regista Luigi Toscano ha avviato ormai oltre dieci anni fa. Toscano ha infatti già collezionato 520 fotografie, scattate durante i numerosi incontri portati avanti tra Stati Uniti, Austria, Ucraina, Russia, Israele, Paesi Bassi e Bielorussia. Questo progetto, che ha già ottenuto un’importante risonanza internazionale, continua a crescere e arricchirsi grazie alla disponibilità delle persone sopravvissute a raccontare la propria storia attraverso il ritratto. Anche durante il suo soggiorno in Italia, nelle settimane precedenti alla mostra, l’artista ha avuto l’opportunità di fotografare sette nuovi soggetti sul territorio, tra cui Luciano Segre, cugino di Primo Levi.

"È un onore per me poter presentare le mie opere per la prima volta in Italia, Paese dove ritrovo e riscopro anche le mie radici - ha commentato Luigi Toscano - Il progetto, in origine, è nato dalla necessità di trovare una risposta alla domanda che continuavo a ripetermi: Cosa posso fare io per tenere viva la memoria ed evitare che la storia si possa ripetere? La mia è una battaglia attuale che voglio combattere con i miei strumenti. Una lotta contro l’esclusione, il razzismo, l’antisemitismo, la xenophobia e qualsiasi forma di discriminazione. Voglio ricordare per lasciare spazio alla tolleranza e alla democrazia. Non smetterò mai di ringraziare le persone sopravvissute che hanno partecipato e reso possibile il progetto. La loro forza e il loro coraggio sono incomparabili, la loro fiducia è il più grande onore e riconoscimento".

M.M.