Arezzo, 23 dicembre 2024 – Il livello di allerta sale. L’attentato in Germania fa scattare anche in Italia il piano operativo che stringe le maglie dei controlli. Sotto la lente degli specialisti della sicurezza c’è Arezzo, tra le mete principali a livello nazionale nei giorni della festa. La Città del Natale è l’evento dell’anno che ha già superato abbondantemente il milione di presenze e dunque, resta nell’elenco di “sorvegliati speciali”. Tema sul quale il prefetto Clemente Di Nuzzo ieri ha convocato il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, seguendo le disposizioni del Viminale sul rafforzamento delle misure a tutela dei grandi eventi, mercatini di Natale in testa.
Cosa cambia in città? È stato disposto “un ulteriore rafforzamento dei dispositivi di sicurezza”, spiega la nota della Prefettura, che passa dall’aumento del numero di pattuglie delle forze dell’ordine che presidiano tutti i luoghi della Città del Natale, ma anche da uomini in borghese e a piedi che attraversano il centro storico. Sono in azione durante tutto l’orario di apertura dei mercatini e degli eventi collegati “con modalità di particolare visibilità e tali, pertanto, da costituire un ulteriore elemento di deterrenza”. Un misura in più all’interno di un piano messo a punto nei minimi dettagli da polizia, carabinieri, polizia municipale, vigili del fuoco con il coordinamento del prefetto, particolarmente attento a stringere le maglie della sicurezza. E che dal 16 novembre ad oggi ha assicurato una rete di protezione senza sbavature.
Decine gli uomini in divisa e in borghese impegnati nel monitoraggio della manifestazione. A questo si aggiunge l’installazione di dissuasori collocati nei punti strategici del percorso: è il caso delle fioriere che “spezzano” la salita lungo il Corso verso la parte alta della città. E quest’anno ce ne sono perfino in viale Mazzini. Eppoi le misure pensate ad hoc per piazza Grande dove il Villaggio dei tirolesi ogni fine settimana fa il tutto esaurito. Qui è stato studiato un sistema di ingressi contingentato che, in caso di over booking, prevede l’accesso alla piazza da via Seteria e l’uscita da via Pescaja. Qui si muovono agenti in borghese e gli uomini di Ombra Security, mentre la polizia municipale presidia i varchi, gestisce il traffico e coordina gli interventi sulle principali arterie stradali, in entrata e uscita dalla città. Al Prato equipaggi di polizia e carabinieri in auto e a piedi monitorano la grande area del divertimento con il supporto anche dell’associazione nazionale carabinieri in congedo (presidiano via Buozzi e via Ricasoli e l’accesso al parco), gli uomini e le donne dell’Ordine di Malta e la miriade di associazioni del volontariato che affiancano le forze dell’ordine nella vigilanza di ogni angolo della Città del Natale.
Un piano che ha permesso di accogliere migliaia di visitatori nell’arco di ventiquattro ore senza problemi. Una macchina di safety security che funziona e produce i frutti di una collaborazione che impegna tutti i protagonisti della sicurezza. Una task force che gira a pieno regime e sulla quale ieri è stata eseguita un’ulteriore messa a punto per incrementare e affinare il livello di operatività e attenzione, in un momento delicato sul piano internazionale. L’attentato in Germania fa salire il livello di attenzione anche se, qui, la verifica delle misure già in campo “definite nel corso delle riunioni che si sono tenute sin dall’inizio della manifestazione, risultano adeguate ed efficaci e tali da garantire lo svolgimento dell’evento in sicurezza”, si legge nella nota della Prefettura.
Avanti così, con l’ evento dell’anno al suo giro di boa. Ora ci sono i giorni “caldi” della festa anche se la rete di protezione dispiegata sulla Città del Natale ha maglie strettissime.