Arezzo, 11 novembre 2024 – Sabato pomeriggio è stata inaugurata l'esposizione “Pittura di lumi, Giorgio Vasari al tempo del Duca Cosimo I”, a cura di Alessandra Baroni e di Valentina Zucchi, nella sala grande di Palazzo d'Arnolfo, allestita nel Museo delle Terre Nuove a San Giovanni. Grazie al sostegno della Regione Toscana e alla collaborazione della Galleria Borghese di Roma, in rapporto con il progetto “Arezzo. La città di Vasari” sviluppato da Fondazione CR Firenze, Comune di Arezzo e Fondazione Guido d'Arezzo, il Comune di San Giovanni Valdarno ha voluto rendere omaggio a due figure storiche, Cosimo I de' Medici (Firenze 1519-1574) e Giorgio Vasari (Arezzo 1511-Firenze 1574), a 450 anni dalla morte. Le opere in mostra sono due, una Natività dipinta da Giorgio Vasari con riusciti effetti luministici, e un ritratto di Cosimo I, eseguito da Alessandro Allori rispetto alla politica dell'immagine promossa dalla famiglia Medici. La direttrice del Museo delle Terre Nuove, Valentina Zucchi, ha spiegato come le due opere, pur non direttamente correlate tra loro, testimoniano il lungo legame tra Vasari e il suo Duca, già da prima del 1555, anno in cui l'aretino entrò a servizio proprio di Cosimo I de' Medici. La Natività di Gesù fu infatti dipinta da Vasari nel 1546 per il cardinale Giovanni Salviati, zio di Cosimo, al quale l'artista concesse di saldare il pagamento solo se e quando fosse divenuto papa; informazione data per certo secondo una voce popolare, che si rivelò invece infondata.
In questa tavola, Vasari realizzò una vera pittura a lume di notte, o "contraffatta" a imitazione di una naturale scena notturna, con forti effetti di controluce e trasparenze preziose non facilmente riscontrabili nel resto della sua carriera artistica. Le due opere, entrate nella raccolta Borghese, l’una già nel 1650 e l’altra nel 1833, illustrano e confermano pienamente la ricerca degli effetti di 'naturale' e di 'lume' che Giorgio Vasari e gli accademici fiorentini approfondirono in quel vivace terreno di committenze e di botteghe, di teorie e di pratiche, che connotò la Toscana nei decenni centrali del Cinquecento. La mostra rimarrà aperta per tutto il periodo natalizio e si chiuderà il 12 gennaio. Tutti i sabati e le domeniche alle ore 16 sarà possibile prendere parte alle visite tematiche a Palazzo d'Arnolfo, che permetteranno di approfondire le caratteristiche dei dipinti in dialogo con l’altra esposizione in museo, gli otto tondi eseguiti intorno al 1634 da Giovanni da San Giovanni per un altro committente Medici, il principe don Lorenzo. All'inaugurazione sono intervenuti il sindaco di San Giovanni, Valentina Vadi, l'assessore alla cultura, Fabio Franchi e la curatrice della mostra e direttrice del Museo delle Terre Nuove, Valentina Zucchi.