
Tanti anziani in attesa di vaccino
Arezzo, 11 aprile 2022 - Erano stati i primi a prendere «schiaffoni» dal Covid. E non solo purtroppo. Perché tra gli anziani il virus ha colpito duro, tra loro si nascondono gran parte dei 641 morti che i dati regionali attribuiscono alla nostra provincia. Erano stati i primi e rischiano di essere anche gli ultimi. La pandemia sta arretrando dappertutto e per tutte le fasce d’età: ma ha ripreso a crescere proprio tra gli anziani.
I dati sono quelli su base settimanale, gli unici che consentano di andare al di là del «pallottoliere» quotidiano, i cui risultati possono via via oscillare anche per trend del tutto casuali. E i dati settimanali parlano chiaro. Punto primo: la ritirata del contagio resta lenta ma comincia ad accelerare. Ci eravamo fermati nei sette giorni precedenti a 3294 casi in provincia e a 927 in città.
Bene stavolta sono stati 2816 e 867: quindi da una parte con un calo del 14,5% e dall’altro con una flessione più modesta del 6,5. Comunque spostamenti non banali. E che in entrambi i casi riportano la media dei contagi su centomila abitanti sotto quota 900: 840 in provincia e 865 in città. Erano mesi che non succedeva ed è uno dei segnali di rientro, visto che siamo stati a lungo sopra quota mille.
Dunque ridimensionamento in corso. I ricoveri no, anzi sono in leggera salita. Ma comunque si assestano a ieri a 31, dei quali uno solo in terapia intensiva. E in ogni caso l’indicazione del Cnr e dell’infallibile matematico Giovanni Sebastiani è che il picco è dappertutto raggiunto e quindi anche i rimbalzi dovrebbero diventare un ricordo. L’altro elemento è proprio quello dell’età. In una settimana la popolazione dei settantenni e degli ottantenni è salita al 24,2% del totale dei casi, eravamo sotto il 20. Significa che un nuovo positivo su quattro ha i capelli grigi.
E l’aumento si concentra soprattutto tra gli over 80: l’aumento di contagi è del 14% e sul totale della popolazione l’incidenza passa dal 7 al 9,3%. Sono segnali analoghi a quanto sta avvenendo anche in Italia ma che le cifre confermano qui punto per punto. E giustificano la domanda del momento: le difese immunitarie stanno calando al punto da richiedere una quarta dose? Sembra di sì, visto che l’Ema, l’agenzia europa del farmaco, ha dato il via libera anche a questa sorta di super booster, anche se non per tutti: ma proprio per i più anziani e per i più fragili.
Le categorie che per prime sono passate al richiamo della terza dose e sono quindi anche le più esposte. Sempre che il calo dei contagi non diventi ancora più drastico. Ieri siamo scesi a 298, quindi sotto i trecento: ma occhio, perché rispetto ai tamponi siamo ancora ad una media del 17%, la stessa dei giorni scorsi. Per la prima volta siamo però sotto i 4000 positivi in totale. Il giro di schiaffi continua ma cene toccano meno.