Arezzo, 19 luglio 2020 - La Regione segnala un piccò di 16 nuovi casi di Coronavirus in Toscana - dopo giorni con numeri bassissimi -, di cui ben 14 dall'estero (13 dall'Albania, un altro dall'Ecuador) nelle ultime 24 ore secondo l'ultimo report sanitario.
E in base alle indicazioni arrivate da Firenze ben cinque dei casi si concentrerebbero proprio in provincia di Arezzo, a fronte dei dieci di Firenze e di uno a Massa Carrara. Elementi sui quali rriva puntuale la conferma da parte della Asl, il cui report è dal primo giorno dell'epidemia il punto di riferimento sostanziale sul fronte del fenomeno.
Per l'esattezza sono tre a Castelfranco Piandiscò (un bambino di 6 anni, un ragazzo di 20, una donna di 30 anni) e due a Montevarchi (una bambina di 7 anni e una donna di 47 anni).
Intanto arrivano le prime valutazioni della Regione, preoccupate, anche se aveva già adottato misure per tracciare i passeggeri che arrivano in aeroporti della Toscana. Ora il presidente Enrico Rossi chiede al Governo i dati di chi atterra in altri scali in Italia.
«Occorre che il Governo intervenga: in particolare i ministeri dell'Interno e della Salute», afferma Rossi preoccupato dai focolai di ritorno di origine straniera. «Altrimenti - conclude - se il tracciamento dei passeggeri e la loro sorveglianza attiva non sarà possibile, non resterà che un'unica opzione: bloccare i voli diretti».
«Senza i dati di chiunque atterri in Italia - ripete Rossi - non resta che bloccare i voli». Nell'ultima settimana si sono registrati 52 nuovi casi Covid-19 in Toscana di cui ben 31 sono di origine straniera, di cui 27 solo dall'Albania, comunità che in Toscana conta 60.000 persone.
A ruota la prima conferma era stata quella del sindaco di Castelfranco Enzo Cacioli. "Lo temevamo e purtroppo si è verificato. Un piccolo focolaio di Covid si è diffuso nel nostro comune". Cacioli ha ricevuto dalla Asl una comunicazione circa tre nuovi contagiati nel territorio. Si tratta di una donna di 30 anni, di suo figlio di 6 anni e di un collega di lavoro di 20 anni.
"E' un focolaio legato all'ultimo caso registrato a Montevarchi, all'ambiente di lavoro e a nuclei familiari - ha aggiunto Cacioli -. Questo dimostra che il virus sta circolando principalmente in queste due direzioni". La provenienza del contagio è comunque ancora in fase di ricostruzione, mentre stanno proseguendo i tamponi tra i contatti dei casi positivi.
Per adesso, come ha confermato il sindaco, sembrerebbe trattarsi di un contagio circoscritto ad una piccola ditta del territorio e agli immediati ambiti familiari e ricreativi, ma le indagini da parte dell'azienda sanitaria sono ancora in corso.