SONIA FARDELLI
Cronaca

Cresce l’assistenza sanitaria. Case della comunità e Tac: "Servizi più diffusi e capillari"

Il presidente Giani in Casentino per l’inaugurazione delle due sedi e della strumentazione. Ha ribadito l’intento di offrire ai cittadini, soprattutto anziani e malati cronici cure adeguate. .

Il presidente Giani in Casentino per l’inaugurazione delle due sedi e della strumentazione. Ha ribadito l’intento di offrire ai cittadini, soprattutto anziani e malati cronici cure adeguate. .

Il presidente Giani in Casentino per l’inaugurazione delle due sedi e della strumentazione. Ha ribadito l’intento di offrire ai cittadini, soprattutto anziani e malati cronici cure adeguate. .

Il presidente della Regione Eugenio Giani ieri in Casentino per inaugurare le Case di comunità di Stia e Poppi e per una visita all’ospedale di Bibbiena dove è entrata in funzione una nuova Tac di ultima generazione. Tutte operazioni volute per rafforzare l’assistenza sanitaria in Casentino. "Vogliamo offrire ai cittadini, e soprattutto agli anziani e ai malati cronici che hanno bisogno di un’assistenza protratta nel tempo, servizi il più possibile vicino a dove abitano, ovunque sia la loro casa - ha sottolineato il presidente della Toscana Eugenio Giani - E’ la sfida della telemedicina e della nuova sanità territoriale, una sanità ancora più diffusa, e le strutture che stiamo aprendo dimostrano l’impegno che la Regione sta mettendo su questo fronte". E ieri mattina il presidente Giani ha infatti inaugurato le Case della comunità di Stia e Poppi, strutture aperte sei giorni su sette e dove integrazione dei servizi con la presenza di dodici medici di famiglia e di un pediatra e multidisciplinarietà sono le parole chiave, con la presenza a rotazione di più specialisti. Dopo Stia e Poppi, Giani si è recato all’ospedale del Casentino a Bibbiena per il taglio del nastro di una nuova Tac ad altissima definizione per esami di più organi. ma anche vascolari, su cui sono stati investiti complessivamente 358 mila euro. "Questa sofisticata apparecchiatura è la dimostrazione - ha evidenziato Giani - del nostro impegno concreto affinché tutti i territori e tutti i cittadini abbiamo diritto alle stesse cure e, in questo caso, ad una diagnostica di eccellenza".

Nella casa della comunità di Stia sono attivi otto ambulatori distribuiti su due piani. Ci sono anche un punto prelievi, un ambulatorio infermieristico e uno spazio destinato ai medici di continuità assistenziale. Nella casa di comunità di Poppi gli ambulatori sono dieci, tra specialisti, medici di medicina generale e pediatra, oltre ad un locale per la continuità assistenziale. In tutte e due le strutture i medici di famiglia possono confrontarsi periodicamente con lo specialista geriatra, neurologo, pneumologo, cardiologo, nefrologo e diabetologo. Nelle due case di comunità funzionerà anche un servizio di consultorio, delle dipendenze, della salute mentale, della prevenzione e il Punto Unico di accesso. "Il Casentino è sempre stato all’avanguardia nella sanità territoriale - commenta Marzia Sandroni, direttrice della Zona Distretto del Casentino - Le recenti normative ci spingono a fare un ulteriore passo avanti con risposte di prossimità proattive, che vanno ad agire sul rischio e non solo sulla patologia conclamata".