Crisi del comparto moda ancora sotto i riflettori. Se ne parlerà in una conferenza stampa convocata per domattina alle 12 nella sala del Consiglio comunale di Terranuova Bracciolini, a cui parteciperanno istituzioni, sindacati e associazioni di categoria. All’ordine del giorno le difficoltà di uno dei settori trainanti dell’economia valdarnese che impiega circa il 25% degli occupati e le risposte necessarie per scongiurare il peggio. A fare gli onori di casa ci sarà il sindaco di Terranuova Sergio Chienni e assieme a lui tutti i primi cittadini del Valdarno aretino. All’iniziativa interverranno anche il tavolo delle categorie economiche del Valdarno e i sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil. Non solo. Ci sarà spazio anche per le dichiarazioni di Leonardo Marras, assessore regionale all’economia e al turismo, e di Alessandra Nardini, assessore regionale a formazione professionale, impiego e politiche di genere. Dopo l’apertura di un tavolo di confronto permanente tra sindaci, categorie economiche e governo, suggellato dall’incontro della scorsa settimana con l’onorevole Tiziana Nisini e il sottosegretario al Ministero del Lavoro Claudio Durigon, adesso scendono in campo le istituzioni regionali e bisognerà capire quali misure intenderanno adottare per far fronte a questa emergenza senza precedenti. Tante infatti sono le ditte dell’indotto che ormai da mesi hanno a che fare con un drastico calo degli ordinativi. Domani ci saranno anche i sindacati, assenti invece al primo vertice. Il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini, fautrice del canale di ascolto con il governo, aveva detto a riguardo: "Io non ho alcuna preclusione, anzi: l’importante però è che si sia propositivi e che si lavori insieme per portare a casa quello che è possibile, risultati sia a breve termine che per il futuro, tutti nella stessa direzione". Le parti sociali avevano chiesto di rivedere i codici Ateco delle aziende coinvolte nel provvedimento di cassa integrazione e di migliorare l’interlocuzione con il sistema bancario per garantire maggiore liquidità.
Durissime critiche sono piovute dalla Cgil provinciale, che ha giudicato insufficiente la cig in deroga per 8 settimane e nel frattempo Durigon si è preso l’impegno a rinnovarla anche per il 2025. Si tratta comunque di un argomento di cui si parlerà per molto. In Valdarno la moda si presenta infatti come una filiera, che si sviluppa integralmente, dalla materia prima fino alle lavorazioni degli accessori, dalla distribuzione fino all’allestimento dei negozi delle grandi firme.