Segretaria Croci, sono elezioni nelle quali il Pd si gioca molto dopo alcuni test negativi. Che clima respira?
"Posso dire di aver girato molto la provincia e di aver riscontrato quasi ovunque grande impegno e tanta motivazione, accompagnati da voglia di partecipazione e capacità organizzative. Questo anche nei contesti più difficili dove solo fino a qualche mese fa non c’erano certezze per le candidature".
L’esperimento del campo largo è scattato a Cortona, cosa lo ha frenato altrove?
"A Cortona è stato più facile riunire tutte le forze politiche e civiche che intendono opporsi alla destra grazie al malgoverno evidente degli ultimi 5 anni della giunta Meoni. La città ha poi una rilevanza, sia demografica che culturale-politica, che facilita la presenza di riferimenti politici certi e la costruzione di percorsi comuni. Non è così, ad esempio, nei comuni più piccoli. A San Giovanni, altra città sopra i 15mila abitanti, il quadro delle alleanze non è molto dissimile, mancano al momento i 5Stelle già impegnati all’opposizione di Valentina Vadi nel primo mandat"o.
I rapporti con i 5Stelle sono in affanno in varie zone: qui come vanno le cose?
"A livello provinciale ci sono interlocuzioni, attenzione e naturalmente rispetto reciproco. Vedremo di volta in volta se potranno evolversi nella condivisione di proposte e programmi per il nostro territorio".
Caso Terranuova: come si è arrivati al braccio di ferro tra sindaco e vice?
"Aspettative personali legittime, a cui non ha corrisposto l’opportuna e necessaria condivisione del percorso per la scelta della candidatura. L’assemblea comunale del Pd si è espressa con un voto per Sergio Chienni pressoché unanime. Inoltre ha inciso la possibilità del terzo mandato concretizzatasi tardi, solo allo scadere della consiliatura".
Caso Bucine: come mai la mancata riconferma di Benini?
"Evidentemente il suo operato non ha convinto tutti, non la maggioranza di chi doveva sostenerlo".
Caso Castelfranco: non temete di bruciare un nome forte come Mandò?
"La domanda andrebbe rivolta a chi si misura in operazioni spregiudicate e costruite fuori da percorsi politici condivisi nel partito".
Come legge la candidatura del sindaco Ghinelli alle europee?
"Ghinelli, in particolare nel suo secondo mandato, ha trascurato la città. Spesso assente nel corso dei consigli comunali, indifferente ai problemi che gravano sulla città e ai quali non ha saputo dare risposta. La sua candidatura è un’altra dimostrazione del suo disinteresse per il ruolo che ricopre".
Siete pronti nel caso in cui le comunali fossero anticipate all’anno prossimo?
"Ad Arezzo abbiamo appena concluso il congresso cittadino. Dopo le dimissioni inaspettate del segretario dell’Unione comunale, abbiamo istituito rapidamente la commissione congressuale provinciale e proceduto a un congresso che si è svolto a tappe molto serrate, in accordo con il partito regionale, proprio per ripartire da subito con il giusto clima ed essere pronti a organizzare il da farsi già dal prossimo mese".
Tra le carte da giocare ad Arezzo e in provincia c’è il recupero di un rapporto con Donati e i civici: a che punto siamo?
"Siamo sempre molto attenti e interessati al mondo civico. Nel caso di Marco Donati ci consideriamo più avvantaggiati di altri, immagino, visto che è stato un importante esponente politico e un deputato espressione del Partito democratico aretino.
Social, mercati, comizi, cene: qual è la linea che state adottando?
"Stare tra le persone, ascoltare e spiegare le nostre proposte. Per le europee c‘è un lavoro specifico del coordinamento territoriale, ho voluto dare in segreteria una nuova delega sull’Europa in aiuto alla campagna elettorale, che proseguirà il lavoro nei territori anche dopo, per alzare l’attenzione e la conoscenza dei temi europei. Il 31, presenteremo il programma dei Democratici e Socialisti europei in Valtiberina, insieme al Segretario Emiliano Fossi.
Queste elezioni sono la prima prova del fuoco per la nuova segreteria, nazionale e provinciale: qual è il risultato minimo che vi siete posti per uscirne soddisfatti?
"Sul piano nazionale è passato un anno dal congresso e i segnali di crescita dei consensi ci sono, mi riferisco agli ultimi sondaggi che premiano una scelta chiara delle nostre priorità e una rinnovata credibilità. Sono ottimista e credo che nelle prossime due settimane il dato migliorerà. Nel contesto provinciale la nuova segreteria e il gruppo dirigente rinnovato, si sono di fatto insediati a gennaio, veramente in corsa dunque per poter incidere a pieno o assumerci meriti o demeriti degli esiti che verranno. Siamo sicuramente impegnati e vicini alle realtà comunali dal primo giorno, ci aspettiamo buoni risultati nei comuni più grandi e una tenuta generale sul resto della provincia".
In diverse realtà l’ago della bilancia rischia di essere il centro, tra Renzi e Calenda: in provincia come sono i rapporti e ci sono margini di recupero?
"In provincia abbiamo buoni rapporti con i coordinatori di Azione e IV, abbiamo sperimentato una collaborazione nelle scorse settimane e trovato alcune convergenze. Dove così non è stato, mi auguro che potranno esserci margini di recupero, ma a partire dalla situazione di Firenze, che a me preme particolarmente, per amore verso la mia città di adozione e verso la Toscana tutta".
Nelle candidature malgrado sia una sua priorità fanno fatica a imporsi candidature al femminile: cosa le frena?
La presenza femminile nella cariche di vertice è in crescita sia nel nostro partito sia nelle nostre amministrazioni. Togliere o indebolire i limiti dei mandati amministrativi in questo momento non ha aiutato il cambiamento. A frenare sono anche abitudini consolidate innegabilmente ancora presenti sia in ambito politico amministrativo che in ambito familiare, per questo rimuovere le disparità di genere è una delle nostre priorità programmatiche".
Parteciperà alla marcia per la pace di Rondine?
"Parteciperò al YouTopic Fest di Rondine, quest’anno gemellato con il Festival dei Cammini di Francesco di Progetto Valtiberina, giovedì 30 sarò presente anche io, con tante amiche e amici democratici".
Risponderà e come alla lettera di Rondine?
"Da segretaria comunale di Anghiari la mia prima iniziativa fu attivare un corso rivolto agli iscritti sulla comunicazione non conflittuale. Magari riprenderemo il tema nel coordinamento territoriale con l’aiuto di Rondine. Gli iscritti ormai sanno che lavorare su questo punto è un mio pensiero fisso… Intanto l’assemblea provinciale di ieri ha approvato all’unanimità un ordine del giorno sulla pace.