REDAZIONE AREZZO

Cronoscalata tragica, pilota muore davanti alla sua famiglia: la fine di Fabrizio Bonacchi

Il tremendo incidente sulle curve tra Camucia e Cortona: fatale lo schianto su un albero, auto distrutta. Una vita tutta di corsa, aveva 54 anni

Fabrizio Bonacchi

Fabrizio Bonacchi

Arezzo, 7 aprile 2019 - La partenza a razzo, la prima curva, lo schianto contro un albero dopo appena un chilometro e mezzo di percorso. Frattura della base cranica: così è morto Fabrizio Bonacchi, 54 anni, esperto pilota di Pistoia con all’attivo tante vittorie in competizioni di auto e moto. Ad assistere alla gara c’era anche la famiglia del pilota, distrutta dal dolore per quanto accaduto al congiunto nel corso delle prove della cronoscalata Camucia-Cortona, riservata sia alle auto storiche che alle auto moderne.

Bonacchi correva in quest’ultima categoria, al volante di una Gloria Kit, la fedele macchina con cui tante gare aveva affrontato. Impossibile sapere cosa sia andato storto per il pilota che aveva partecipato anche alla cronoscalata dello Spino e che non intendeva mancare al tradizionale appuntamento cortonese al quale non aveva mai partecipato. Il circuito è spettacolare: la partenza è a Camucia da dove le auto affrontano i tornanti della panoramica lunga che porta nel centro di Cortona per concludersi in piazza Garibaldi.

L'auto distrutta nell'incidente
L'auto distrutta nell'incidente

L’incidente è avvenuto alle 18,12 dopo una semicurva, quasi in abbrivio di percorso: è lì che l’esperto pilota ha sbandato, poi l’auto è diventata evidentemente ingovernabile e Bonacchi è andato schiantarsi contro un albero. Vani i soccorsi, immediatamente scattati: ma per il cinquantenne pistoiese non c’era ormai più nulla da fare. Oggi si sarebbe dovuta disputare la gara vera e propria ma la corsa è stata annullata in segno di lutto. L’organizzazione della cronoscalata ha in serata allestito una conferenza stampa per spiegare l’accaduto, mentre i rilievi dei carabinieri sul posto continuavano.

L’ineitabile indagine sull’incidente mortale è affidata al pubblico ministero Laura Taddei che ha subito disposto il sequestro dell’auto per effettuare i riscontri tecnici. Nulla si può escludere in quests momento, nemmeno l’ipotesi di un guasto tecnico che abbia impedito a Fabrizio Bonacchi di governare l’auto. La notizia si è subito diffusa e ha provocato sconcerto tra le tante persone e appassionati di motori che assiepavano il circuito.

Ed è quasi subito arrivata anche a Pistoia, in particolare a Quarrata dove ha sede il sodalizio a cui il pilota apparteneva fino a due anni fa, il «Granducato Motorsport», scuderia Granducato Corse. Insieme ad altri cinque piloti e amici, Bonacchi aveva fatto parte della categoria «gare di velocità». Nato nel dicembre del 1965, aveva debuttato come pilota nel 1988 in una gara di kart a Prato.

In seguito aveva anche ottenuto importanti risultati laureandosi pure campione toscano nel kart 125. Era proprio in questa specialità che Bonacchi si era distinto partecipando a più di cento gare, oltre ad aver preso parte a cinque rally e a diverse prove di velocità.

La sua passione si è purtroppo infranta contro il tronco di un albero sul finire di una giornata primaverile, tra le lacrime dei familiari e dei tanti che gli volevano bene.