REDAZIONE AREZZO

Da Bocca di Rosa a Prince: la notte dei pezzi proibiti

Una serata di canzoni inciampate sulla censura. La Ballantine Band in azione a piazza Sant’Agostino

Quante canzoni che conosciamo sono finite sotto la scure della censura? Perché la ‘commissione d’ascolto’ della Rai ha ritenuto che ‘Questo piccolo grande amore’ non fosse un brano da mandare in prima serata? Come reagì il governo britannico al singolo ‘God save the Queen’? Davvero ci sono canzoni che, ascoltate al contrario, riportano messaggi subliminali? Di questo e di altro si parlerà stasera a ‘Orgiastica Aurora’ - sul sagrato della chiesa di Sant’Agostino se il tempo sarà clemente, o all’interno del Circolo Aurora se dovesse piovere – con ‘Censored. Quando la musica dà scandalo’, il nuovo spettacolo di Dory d’Anzeo e la Ballantine band.

Una lunga carrellata di brani, dagli anni Sessanta, a oggi, che raccontano la musica ma anche un pezzo di storia della società. Si parte dagli Usa, con l’Fbi che indaga sul testo di un brano dei Kingasmen per ben due anni e ancora con la costituzione di comitati di genitori decisi a vigilare sulla ‘salubrità’ dei testi proposti. Arrivando a stilare una lista di quindici artisti – tra cui Madonna, Prince, gli Acdc, tanto per fare qualche nome - ribattezzata come ‘la sporca quindicina’, per l’uso di linguaggio volgare nelle loro canzoni; si tocca la Gran Bretagna, con tutti i problemi delle band punk londinesi alla fine degli anni Sessanta, fino ad arrivare ai ‘dolori’ di casa nostra, con brani censurati perché ritenuti offensivi del sentimento religioso o perché contenevano parolacce.

Tra gli artisti più censurati, Fabrizio De André, a cominciare dalla struggente "Bocca di rosa". Ma anche Morandi, Pino Daniele, Baglioni perfino con "Piccolo grande amore". In scena, Dory d’Anzeo, autrice del testo, assieme a due dei fondatori della Ballantine Band: Carlo Ballantini e Roberto Tiezzi, in formazione acustica. Una collaborazione collaudata, dopo lo spettacolo dedicato ai Beatles, che continua per raccontare la musica e tanti spaccati della vita quotidiana che vengono scanditi dalle sette note.

Un viaggio lungo sessant’anni per raccontare come, alla fine, certe dinamiche durano nel tempo.