Da ottobre il pulsante salva-medici. Si preme in caso di aggressione e scatta l’allarme a polizia e carabinieri

La novità collegata al nuovo numero della guardia medica: varo in queste ore a Firenze, poi ad Arezzo. Il bottone antipanico è una delle prime risposte operative agli episodi di violenza cresciuti negli anni. .

Da ottobre il pulsante salva-medici. Si preme in caso di aggressione e scatta l’allarme a polizia e carabinieri

Da ottobre dispositivi anti-aggressione per gli specialisti della guardia medica

Una telefonata ti allunga la vita, si diceva un tempo. Slogan senza tempo che ora vale per un nuovo numero da chiamare in caso di necessità. Ma vale pure per i medici che avranno uno "scudo" contro le aggressioni (verbali e fisiche), fenomeno sempre più diffuso,non solo in corsia. È il numero per chiamare la guardia medica, alla vigilia della "rivoluzione" disegnata dalla Regione: 116117. Servirà a unificare e canalizzare tutte le richieste per attività non urgenti, in un unico numero di intervento, ha sempre spiegato il direttore generale della Asl Antonio D’Urso anticipando la novità che su Arezzo entrerà in vigore da ottobre.

Un pronto intervento che servirà anche ad alleggerire la morsa su Pronto soccorso del San Donato, ormai tarato su una media di duecento accessi al giorno. Sul fronte della sicurezza, in caso di aggressione o di fronte a situazioni di rischio, la novità sta nel fatto che con il 116117 partirà sui tablet delle guardie mediche il "panic button" che in situazioni di pericolo li metterà direttamente in contatto con la centrale operativa trasmettendo il segnale di emergenza che farà scattare l’intervento delle forze dell’ordine. Le nuove regole riguardano, più precisamente, il servizio di continuità assistenziale che sostituisce il medico di famiglia nei giorni feriali dalle 20 alle 8, nel fine settimana dalle 8 del sabato alle 8 del lunedì.

E ancora: nelle festività infrasettimanali dalle 10 del prefestivo alle 8 del mattino feriale seguente. Un numero unico gratuito, raggiungibile nel giro di pochi mesi dall’intera Toscana attraverso telefono fisso o cellulare. Il servizio partirà dal 16 settembre a Firenze, Prato e Pistoia. Nella provincia di Arezzo entrerà in funzione dal 21 ottobre, con Siena e Grosseto. Chi manifesta un bisogno di salute senza il carattere dell’urgenza, può contattare il nuovo numero ed avere indicazioni, evitando così di recarsi al Pronto soccorso e "intasare" sale d’attesa e di cura.

All’altro capo del telefono risponderanno operatori competenti o medici qualificati: quasi duecento le linee attive in contemporanea. L’116117 non parlerà solo italiano: una squadra di traduttori dialogheranno in venti lingue diverse: in inglese, spagnolo, tedesco e francese, in polacco, portoghese, rumeno, serbo e croato, ma anche in albanese, cinese, arabo, bengalese, cingalese, hindi, punjabi, russo, ucraino, tigrino e urdu.

Gli operatori risponderanno alla richiesta di bisogni non urgenti dispensando consigli e assistenza. Resta chiaro che nel caso in cui si ravvisi una situazione di emergenza i cittadini dovranno rivolgersi al 112, ovvero il numero unico per le emergenze. L’avvio dell’116117 sarà accompagnato da una grande campagna di comunicazione, con l’obiettivo di informare i cittadini sui servizi attivi, su cosa cambia e su quali vantaggi porterà. Nessun problema nel caso in cui una persona chiamasse il vecchio numero della guardia medica in territori coperti già dal nuovo servizio oppure digitasse l’116117 in province dove ancora non è attivo: la chiamata sarà indirizzata verso il percorso corretto.

Una volta a regime, il nuovo numero europeo sarà attivo ventiquattro ore su ventiquattro, sette giorni su sette, e si arricchirà di ulteriori servizi che saranno comunicati ai cittadini di volta in volta, attraverso un’apposita campagna di informazione.

Lucia Bigozzi