Gaia Papi
Cronaca

Da web designer ad allevatrice, il sogno di Allegra è a un passo

Trentasei anni, ha fatto la scuola pastori e adesso collabora con un’azienda per proseguire con una tutta sua

Allegra Adani oggi residente in Casentino. Trentaseienne, dopo aver lasciato il suo lavoro sicuro, ha iniziato a fare tanta esperienza lavorando in un’azienda poi è entrata nella scuola pastori e adesso collabora in un’azienda

Allegra Adani oggi residente in Casentino. Trentaseienne, dopo aver lasciato il suo lavoro sicuro, ha iniziato a fare tanta esperienza lavorando in un’azienda poi è entrata nella scuola pastori e adesso collabora in un’azienda

Pratovecchio (Arezzo), 28 gennaio 2025 – Da web designer per importanti realtà nel cuore di Firenze, al sogno di allevare capre. “Quella vita mi stava stretta, non mi trovavo più a mio agio in quella realtà” racconta Allegra Adani oggi residente in Casentino. Trentaseienne, allegra non solo di nome, dopo aver lasciato il suo lavoro sicuro, aveva iniziato a fare tanta esperienza lavorando in un’azienda poi, decisa più che mai della sua idea, lo scorso anno ha seguito la scuola per pastori e allevatori del progetto LIFE ShepForBio nel parco nazionale delle Foreste casentinesi, adesso è pronta per accogliere nuovi aspiranti pastori e allevatori. “Mi ero appena trasferita in Casentino, poteva essere una buona occasione per studiare anche teoria e per farmi conoscere dalle realtà della zona”. E così è stato... “Adesso sto collaborando con l’azienda in cui feci lo stage a fine corso, Agricola il Monastero di Stia, in attesa di avere degli animali tutti miei e iniziare il mio sogno, quello di allevare capre”.

Da dove è nata questa passione?

“Da lontano. Mia zia aveva un allevamento caprino. Quando ho iniziato a sentirmi stretta nell’ambiente in cui lavoravo sono diventata guida ambientalista ed escursionista. Insomma è iniziato il mio avvicinamento alla natura, a ritmi ed emozioni diverse. E’ allora che sono entrata in contatto con alcuni allevamenti. A quel punto ricordi e sensazioni di quando ero piccola sono tornati prepotenti”.

Con il racconto siamo arrivati alle porte del Covid…

“Sì. Io mi licenzio poco prima della pandemia che in qualche modo rallenta tutti i miei progetti, ma al tempo stesso fortifica la mia idea di cambiamento”. Cresce in te l’idea di un allevamento preciso...

“Sì di capre, perché portano con sé quel ricordo romantico di mia zia. Oltre a piacermi come tipo di animale e il prodotto che vi si può ottenere”.

Cosa ne pensano i tuoi cari di questo importante cambio di vita?

“Sono tutti entusiasti e qualcuno prova anche molta invidia. Mia mamma, in un primo momento, ha provato a fare la classica mamma: “sei sicura di voler lasciare il lavoro?”. Ma alla fine ha visto che era un cambio genuino e sta al mio fianco”. In un progetto che non è proprio facilissimo... “Eh no. Fra l’altro fino a metà dello scorso anno lo condividevo con il mio compagno; poi le nostre strade si sono divise. Adesso riparto, da sola, ma convinta. Certo ridimensionando i piani, ma presto avrò il mio allevamento”.