CLAUDIO ROSELLI
Cronaca

Dal medico di famiglia ai mezzi: sindaci chiedono aiuto a Bezzini

Medico di bas e non solo. I problemi sanitari che penalizzano Badia Tedalda e Sestino sono state presentate all’assessore...

I sindaci Franco Dori (a sinistra) e Alberto Santucci parlano della sanità nella alta valle del Tevere. dove ancora manca il medio di famiglia

I sindaci Franco Dori (a sinistra) e Alberto Santucci parlano della sanità nella alta valle del Tevere. dove ancora manca il medio di famiglia

Medico di base e non solo. I problemi sanitari che penalizzano Badia Tedalda e Sestino sono state presentate all’assessore regionale toscano, Simone Bezzini, con tanto di richieste ben precise. "Siamo moderatamente soddisfatti degli esiti dell’incontro avuto nei giorni scorsi a Firenze con l’assessore Bezzini e con i suoi funzionari". Sono queste le dichiarazioni congiunte dei sindaci Alberto Santucci di Badia Tedalda e Franco Dori di Sestino, oltre che del vice di Badia, Ivano Sensi e del consigliere comunale di minoranza Telio Barbieri, promotore e organizzatore dell’incontro.

"Abbiamo avuto la possibilità di parlare apertamente con l’assessore Bezzini e con i suoi tecnici per un’ora e mezzo – ha detto Santucci - e gli abbiamo esposto i problemi di una zona montana di confine, dove se un medico di medicina generale va in pensione, ovvero il dottor Enrico Brilli, poi non si riesce a trovare chi venga a sostituirlo e occorre ideare e sperimentare soluzioni creative e innovative di assistenza sanitaria".

Una carrellata di argomenti, tutti importanti, quelli che sono stati affrontati: dall’assoluta necessità di mantenere le guardie mediche (senza riduzione di orario) nei Comuni montani sprovvisti di pronto soccorso o Casa della Salute, alla strenua difesa dell’Ospedale di Sansepolcro, sempre più importante per questo territorio da quando quello di Novafeltria non ha più un vero e proprio pronto soccorso; dalla futura telemedicina territoriale al ruolo delle farmacie, dall’organizzazione del pediatra agli incentivi economici per medici di medicina generale in zone carenti e disagiate.

"Abbiamo chiesto con forza – aggiunge Dori – tre ore in più di ambulatorio medico settimanale che ci permetterebbero di avere una migliore organizzazione della sperimentazione attuale, permettendo così di passare da cinque a sei giorni di ambulatorio settimanale (tre a Sestino e tre a Badia) e di avere un calendario fisso ogni mese e non variabile come l’attuale. Crediamo che questa richiesta possa essere accolta a breve".

Conclude Santucci: "Abbiamo anche rappresentato le difficoltà economiche della Confraternita di Misericordia di Badia Tedalda, che dovrà acquistare a breve la nuova ambulanza e altri mezzi di trasporto necessari per il servizio quotidiano".