
Castiglion Fibocchi è il primo comune della provincia di Arezzo ad entrare nell’archivio digitalizzato. Il piccolo Comune, di appena 2097 abitanti, segna un importante primato locale entrando ufficialmente in «Ansc»
Castiglion Fibocchi è il primo comune della provincia di Arezzo ad entrare nell’archivio digitalizzato. Il piccolo Comune, di appena 2097 abitanti, segna un importante primato locale entrando ufficialmente in "Ansc" Archivio nazionale informatizzato dei registri dello stato civile. Oggi, dopo 159 anni, l’ufficiale dello stato civile chiuderà con verbale i registri cartacei. Per l’ultima volta. Da domani gli atti saranno redatti e conservati solo in formato digitale abbandonando i registri cartacei. Con l’ingresso nell’Ansc gli atti di cittadinanza, nascita, atti di matrimonio, unione civile, morte e altri, saranno digitalizzati e centralizzati, accessibili agli ufficiali di Stato Civile in modo sicuro, da qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.
Dopo l’anagrafe e l’elettorale, quindi, anche l’attività dello stato civile approda all’interno della piattaforma di funzionamento Anpr, la banca dati nazionale. Gli atti di stato civile formati in Ansc possono essere sottoscritti dai dichiaranti identificati tramite la loro identità digitale (SPID o CIE). "E’ grande la soddisfazione soprattutto per un Comune piccolo come il nostro per cui non è semplice stare al passo con il mondo della digitalizzazione - afferma il sindaco, Marco Ermini.
Si tratta di un ulteriore importante traguardo che si unisce agli obbiettivi raggiunti in questi anni grazie a bandi ministeriali e fondi Pnrr ottenuti dalla nostra amministrazione. Sono sette i bandi già finanziati, l’ultimo è questo che ci permette di fare un ulteriore passo anche nella digitalizzazione dello Stato civile - continua il sindaco, specificando che questo è stato possibile grazie alla collaborazione e professionalità degli uffici comunali coinvolti, degli operatori dei servizi demografici e alla preziosa collaborazione dei tecnici di Kibernetes - software in uso". "Questo sistema avanzato, supportato dal Ministero dell’Interno e dal dipartimento per la trasformazione digitale della presidenza del Consiglio dei Ministri, ottimizza i tempi di gestione e riduce i margini di errore, offrendo un servizio più efficiente e affidabile alla comunità.
Ovviamente questo avvicinamento alla digitalizzazione non farà chiudere lo sportello e non farà venir meno la disponibilità verso il cittadino che si presenta per avere un supporto. Inizia sì la digitalizzazione, ma con moderazione" – continua il sindaco. Ma non è finita qui. Dopo i sette bandi e i 180 mila euro per digitalizzazione, "Siamo in attesa del settimo di 10 mila euro per la Pa digitale".