LUCIA BIGOZZI
Cronaca

Dazi: piano della Regione per addolcirli. Dal pressing industriali alla linea Giani: "Milioni su fiere, sostegni, innovazione"

Dopo l’offensiva di Bernini, quella del governatore: investimenti per marketing, promozioni e competitività . Già convocate associazioni e Camere di commercio. Attesa per le richieste sulla semplificazione.

Il governatore Giani e la strategia della Toscana per fronteggiare. i dazi Usa

Il governatore Giani e la strategia della Toscana per fronteggiare. i dazi Usa

Cinquanta milioni di euro "messi subito in campo per le aziende". È la risposta della Toscana ai dazi di Trump. La scandisce il governatore Eugenio Giani e la linea suona anche come una risposta - indiretta - alla sollecitazione, lanciata dal presidente di Confidustria Toscana Sud Fabrizio Bernini. Che lunedì nell’intervista al nostro giornale ha analizzato gli effetti dei dazi sulle impprese che esportano in America e lanciato un alert alla Regione affinchè faccia la sua parte a sostegno della filiera produttiva, in particolare riducendo la burocrazia. "La Regione potrebbe fare molto ad esempio alleggerendo la burocrazia, semplificando i processi autorizzativi, sostenendo gli investimenti delle imprese, supportando i progetti di economia circolare e di approvvigionamento energetico, spingendo sullo sviluppo e il miglioramento delle infrastrutture, presidiando e mettendo in sicurezza le aree più fragili", è la raccomandazione di Bernini. Che aggiunge: "Noi imprenditori siamo i primi a voler rimanere nel nostro territorio ma è logico pensare che nuovi investimenti possano essere attratti da luoghi dove sia meno complicato lavorare e questo vale per tutto il nostro Paese. In questo momento di forte incertezza sarebbe importante, come suggerito dal presidente Orsini, usare le risorse non utilizzate del Pnrr per incentivare le imprese maggiormente colpite dai dazi americani o pensare ad un nuovo piano di incentivi agli investimenti con meccanismi di credito d’imposta semplici ed automatici senza troppa burocrazia". Giani ha spiegato la strategia della Toscana chiamando a raccolta categorie economiche e sindacati. "Un piano concreto e tempestivo: 50 milioni di euro messi subito in campo" con tre bandi. Non solo. "Con un bando da 8,5 milioni di euro la Regione ha già aperto le porte alle aziende estere pronte a investire sul nostro territorio. Ma non basta. Per sostenere le imprese toscane nei mercati internazionali, abbiamo fatto un bando da 12 milioni: risorse fondamentali per partecipare a fiere, avviare campagne di marketing, promuovere i nostri prodotti ben oltre il mercato americano. E c’è un altro bando da 30 milioni di euro dedicato all’innovazione di prodotto o di processi produttivi, per rendere le imprese toscane più competitive e pronte alle sfide globali". Ai sindacati che chiedono anche un aumento dei salari, il governatore risponde che "possiamo fare qualcosa sul piano della formazione, dell’adeguamento e quindi del conseguente innalzamento del livello retributivo attraverso una formazione che siamo disposti a sostenere. Tutto ciò che va a comporre il puzzle di un sistema più competitivo che possiamo offrire funziona e quindi è giusto: remunerazioni per coloro che operano, maggiori specializzazioni per le maestranze, ma supporto anche alle imprese nell’azione di valorizzazione per trovare altre strade sui mercati".