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Il governatore della Campania Vincenzo De Luca al dibattito delle Acli di Arezzo
Ospite del nuovo appuntamento dell’Acli Life Festival, "dopo tanti anni che non tornavo in città", il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha approfittato dell’occasione per visitare il duomo insieme al vescovo Migliavacca nella giornata di festa per le celebrazioni della Madonna del Conforto, "avendo così modo di osservare una bellissima realtà architettonica". Intervenuto all’evento organizzato dalle Acli aretine, con il contributo della Fondazione Cr Firenze e con il patrocinio della Camera di Commercio sul regionalismo differenziato, De Luca ha spiegato le ragioni della sua ferma opposizione all’autonomia differenziata così come voluta nella riforma del ministro Roberto Calderoli.
Ma prima il candidato per un terzo mandato alla guida della Campania, ha voluto ribadire perché da politico laico, come si definisce, ha accettato di partecipare a questa conferenza: "In Campania mantengo aperto un dialogo con le Acli, cosa che a livello nazionale la sinistra non fa, su due temi che riguardano al futuro nelle nostre famiglie: la pace e lavoro. Vanno tenuti saldi alcuni valori ed è sconvolgente come si sia perduta la dimensione umana nella politica, c’è tanta ipocrisia, mentre le asssociazioni e il mondo cattolico, ce lo dimostra Papa Francesco, mantengono saldo questo legame con le persone".
Venendo quindi al tema del dibattito alla Borsa Merci, De Luca afferma: "Da qualche anno nel nostro Paese c’è un pericoloso clima da contro Risorgimento cioè quell’obiettivo che ha motivato intere generazioni di italiani intellettuali, operai gente semplice, verso l’unità d’Italia e la costruzione di una comunità nazionale". Il politico spiega che la battaglia "che portiamo avanti dalla Campania è su due fronti: contro il centralismo burocratico romano e contro il regionalismo differenziato. La chiamo ’Battaglia burocrazia zero’. Ci sono mille cose rispetto alle quali possiamo sburocratizzare l’Italia dando competenza alle regioni di occuparsene, pensate ad esempio che per toglierela sabbia in un porto devo chiedere il permesso allo Stato. Avere una democrazia innefficete toglie credibilità al sistema democratico. Nord e sud devono lavorare per eliminare i vincoli che impediscono lo sviluppo pieno di il Paese".
Sul regionalismo differenziato argomento centrale del dibattoto è quello dei Lep, i livelli essenziali delle prestazioni. "Dobbiamo garantire stesse risorse a ogni cittadino italiano per quanto riguarda i servizi essenziali, sanità scuola e trasporto pubblico, ma la legge Calderoli non ne parla e così la Corte l’ha ritenuta incostituzionale in molte sue parti - ha concluso De Luca - L’autonomia differenziata non può riguardare questi temi. Eppure le regioni parlano ma gli altri non ascoltano e quando si è trattato di applicare un principio corretto, stesse risorse per ogni cittadino, tutti hanno girato la testa dall’altra parte".