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Declassamento dell’ufficio delle dogane. Domani ci sarà il presidio dei lavoratori

Non si ferma la protesta per il declassamento dell’ufficio delle Dogane di Arezzo. Una decisione presa dalla direzione nazionale Dogane...

Declassamento dell’ufficio delle dogane. Domani ci sarà il presidio dei lavoratori

Non si ferma la protesta per il declassamento dell’ufficio delle Dogane di Arezzo. Una decisione presa dalla direzione nazionale Dogane che subordinerà l’ufficio di Arezzo-Siena a quello di Firenze, perdendo così la propria autonomia operativa attualmente esercitata in favore della realtà imprenditoriale delle due province. Ora tornano a far sentire la propria voce i sindacati Cgil e Cisl della funzione pubblica. Per esprimere la propria contrarietà i lavoratori dell’agenzia domani, alle 12, terranno un presidio di fronte alla sede di via Chiari, sede dell’ufficio doganale. "Questo ufficio – sottolineano Gianmaria Acciai e Maurizio Milanesi, segretari di categoria di Cgil e Cisl - nel 2023 ha evaso un traffico in import di circa 5 miliardi di euro e altrettanti in export. L’ufficio ha trattato inoltre circa 100mila singoli articoli in export e 11mila in import. Annualmente vengono trattate circa 1.000 pratiche di rimborso accise per complessivi 11 milioni di euro. Inoltre sono stati raccolti 60 milioni di euro di accisa. Numeri alla luce dei quali è impossibile comprendere le motivazioni della scelta compiuta a Roma". I sindacati hanno già coinvolto le istituzioni locali e regionali, le associazioni di categoria e parlamentari del territorio. Si sono quindi già avute interrogazioni in Consiglio regionale e in Parlamento ma finora non è stato scongiurato un accorpamento che coinvolgerebbe un territorio vastissimo ed eterogeneo. Una decisione che mette a rischio l’operatività di migliaia di aziende e di lavoratori di queste due provincie. L’ufficio dogane di Arezzo-Siena svolge un ruolo strategico per l’economia e non deve essere ridimensionato, il coro è unanime dal mondo politico.