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Area Sacci, i consiglieri regionali del Pd. Ceccarelli e De Robertis attaccano il comune di Bibbiena per il degrado
I consiglieri regionali del Pd Vicenzo Ceccarelli e Lucia De Robertis bocciano il Comune di Bibbiena per essere intervenuto in ritardo sul degrado nell’ex area Sacci. "Persi mesi inutilmente - dicono - Ora il Comune di Bibbiena faccia rispettare l’ordinanza emessa il 19 febbraio, con la quale si chiede alla proprietà di provvedere alla rimozione e allo smaltimento di tutti i rifiuti presenti nell’area. Un’ordinanza del sindaco di Bibbiena che conferma che erano del tutto fondate le nostre preoccupazioni circa lo stato dell’area ex Sacci e che il comune di Bibbiena ha lasciato passare quasi due anni senza che niente sia stato fatto, da quando l’Arpat aveva fatto la prima segnalazione, nell’aprile del 2023, della presenza di sostanze tossiche e cancerogene". Il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Vincenzo Ceccarelli e la presidente della commissione infrastrutture e ambiente Lucia De Robertis, pongono l’accento sulle mosse fatte negli ultimi anni dal Comune di Bibbiena riguardo all’area ex Sacci. "Dopo il primo atto ordinatorio, già esso tardivo e oltretutto sbagliato e in quanto tale annullato dal Tar Toscana con la sentenza 329/2024 - proseguono i due consiglieri regionali - molti altri mesi sono stati persi prima di dare attuazione a quanto chiedeva lo stesso Tar nella sentenza, indicando in maniera chiara e inequivocabile la strada da seguire. E invece, sono serviti mesi di interlocuzioni con Arpat e Asl per giungere alla fine alla decisione di chiedere alla società di intervenire per ripulire l’area inquinata e garantire la tutela della salute pubblica". E l’ordinanza del sindaco di Bibbiena, secondo Ceccarelli e De Robertis, doveva essere emessa molto prima. "Arpat e Asl già a settembre e ottobre 2024 - sottolineano - avevano risposto di nuovo al comune di Bibbiena, ribadendo la situazione di rischio per la salute dei cittadini e la necessità di quella ordinanza che arriva solo ora, tardiva e speriamo risolutiva. Il sindaco di Bibbiena chieda scusa ai cittadini e spieghi per quale ragione da quasi due anni va dicendo che l’area Sacci è libera da ogni vincolo e può essere utilizzata per realizzare non si sa bene quali progetti fantasmagorici, per poi smentirsi con questo atto. A questo punto chiediamo al Comune e alle autorità competenti di vigilare affinché chi di dovere faccia quanto richiesto per rimuovere la situazione di pericolo e poi si torni a ragionare del futuro di quest’area, a cominciare dalla viabilità per la quale esistono già le risorse regionali, bloccate solo per l’inerzia dell’amministrazione comunale".