di Federico D’Ascoli
Uno stabilimento per quattro. È già delineato il futuro della sede Del Tongo a Tegoleto, finita all’asta dopo il fallimento dell’azienda di arredamento.
Una marchio storico di questa terra, venduto anche quello qualche mese fa per poco più di 50 mila euro: la storia di Del Tongo affonda le radici negli anni Cinquanta e per oltre mezzo secolo ha dato lavoro a centinaia di operai. La parola fine sul nome che campeggiava anche sulle maglie dei grandi campioni del ciclismo come Saronni, Cipollini, Baronchelli e Chioccioli fu decretata con il fallimento del gennaio 2018.
Ora per ridare vita al maxi edificio di Tegoleto mancano solo alcuni passaggi formali ma l’operazione, con un costo complessivo che sfiora i 4 milioni di euro, può dirsi conclusa.
Era già emerso nelle settimane scorse il nome di Butali che prenderà circa la metà dell’area da 50 mila metri quadrati. L’azienda di elettronica è già presente dal 2016 in una porzione del fabbricato. Dopo alcune aste deserte, il prezzo è sceso dell’80 per cento rispetto a quello di partenza, sui 20 milioni. I curatori fallimentari sono l’avvocato Gian Luca Righi e i commercialisti Marco Baldi e Alessandro Sabatini.
A Tegoleto Butali realizzerà per Euronics un grande centro per la rigenerazione degli elettrodomestici per i punti vendita di Toscana, Umbria, Marche, Emilia Romagna e Lazio. Un’operazione che potrebbe portare nuove assunzioni per le quali l’ingegner Alessandro Butali, amministratore delegato di Butali Spa, ha promesso l’impegno morale di dare la precedenza a quei dipendenti della Del Tongo che fossero ancora disoccupati dopo la chiusura del 2018.
Intorno a Butali capofila si sono coalizzati in un consorzio altri tre operatori aretini che condivideranno il grande contenitore industriale che si affaccia sulla superstrada Arezzo-Monte San Savino. Erano circolati già i settori interessati: una famiglia che opera nell’oro, una torrefazione e un centro di videolottery.
La Nazione è in grado di anticipare che una parte dello stabilimento andrà alla società immobiliare che fa capo alla famiglia Veneri. Il capostipite Carlo, ex capitano ed ex giostratore di Santo Spirito, potrebbe spostare qui una delle aziende orafe di proprietà oppure decidere per un investimento diverso.
Più definito il destino di altre due porzioni dell’immobile. Una andrà a Paolo Bertoni, titolare dell’omonimo bar su via Aretina a Pieve al Toppo per anni gestito dal padre Giancarlo. Circa 2 mila metri quadrati in cui potrebbero essere trovare spazio le postazioni di videolottery, una delle aree d’interesse di Bertoni che nel recente passato ha gestito anche alcuni portali online dedicati al gioco.
All’ex Del Tongo ci sarà anche spazio per una torrefazione che nascerà dalla fusione per incorporazione della Moka Più e della Rionegro, due storici marchi del caffè che avevano sede rispettivamente al Maspino e a Ceciliano. La nuova società si chiamerà semplicemente Moka Più e avrà in Marco Magi il socio di maggioranza al 75%.