Questa sera alle ore 21 al Teatro Dovizi di Bibbiena, va in scena "Delicato come una farfalla e fiero come un’aquila - il mondo libero di Antonio Ligabue" di e con Elisabetta Salvatori. Raccontare di Ligabue non è solo raccontare di un artista folle, del suo rapporto con le due madri, quella naturale e quella adottiva, della sua solitudine, del suo soffrire la mancanza di una patria, del suo grande talento di pittore, ma diventa anche occasione per ricordare l’Italia e la Svizzera degli emigranti agli inizi del secolo scorso, le due guerre, la bassa Reggiana, il Po. Mentre si affermano le avanguardie artistiche e l’astrattismo Antonio dipinge le sue storie di tigri e pollai, sempre fiero della sua arte.
L’allestimento scenico prevede una semplice quadratura nera e l’utilizzo di illuminotecnica convenzionale basata sulle tonalità calde delle luci a incandescenza e Elisabetta dipinge a tempera durante la narrazione.
Dopo Delicato come una farfalla e fiero come un’aquila, l’ultimo appuntamento della stagione in abbonamento al teatro Dovizi, andrà in scena mercoledì 26 marzo, è con Paolo Sorrentino vieni devo dirti una cosa. Tutto quello che avrei sempre voluto dire a Paolo Sorrentino ma che non ho mai osato dirgli. Uno spettacolo di e con Giuseppe Scoditti. Giuseppe Scoditti nel 2018 ha fatto un provino per un film di Paolo Sorrentino, non è stato preso e con questo spettacolo decide di dire a Sorrentino tutto quello che non gli ha detto dopo aver ricevuto quel "no".
Il provino, realmente accaduto, viene raccontato con esilarante precisione descrivendo il mondo dello spettacolo, con le sue ossessioni e i suoi paradossi, trasformando l’episodio in una storia universale sulla forza dei sogni, sulla difficoltà, soprattutto per le nuove generazioni, di realizzare i propri obiettivi e le proprie ambizioni.