Delitto della ruspa, secondo atto. Oggi si riparte. È fissata alle 9.30 di stamani l’udienza preliminare per il caso di Sandro Mugnai, l’artigiano di San Polo che l’Epifania del 2023 sparò al vicino che gli stava distruggendo casa con la ruspa. Oggi il fabbro, salvo sorprese, sarà rinviato a giudizio: andrà a processo per omicidio volontario per la morte di Gezim Dodoli. E stavolta i legali dell’imputato non avrebbero in mente di optare per il rito abbreviato come nel primo procedimento: se così sarà, Mugnai andrà in corte d’assise, davanti ai giudici popolari.
Ad ora sono solo previsioni, tutto verrà stabilito - a porte chiuse - dentro l’aula delle udienze preliminari. Davanti al giudice Stefano Cascone, l’unico dei tre gup del tribunale di Arezzo che non si è già espresso sulla vicenda. La giudice Giulia Soldini lo fece a pochi giorni dall’omicidio quando scarcerò Mugnai e riconobbe nella sua condotta la legittima difesa. Sul caso si era espresso anche il gup Claudio Lara, solo pochi mesi fa, quando nel procedimento per eccesso colposo di legittima difesa rinviò gli atti alla pm Laura Taddei (che sosteneva questa accusa), scrivendo nella sua ordinanza che quanto accaduto è uno scenario da omicidio volontario piuttosto che da legittima difesa. Tre magistrati e tre interpretazioni diverse: chi ci ha visto la legittima difesa, chi un eccesso e chi una scena da omicidio volontario.
E adesso la palla è nelle mani del gup Cascone, anche se con ogni probabilità il procedimento si sposterà poi alla Vela (la parte nuova del tribunale), in corte d’assise che giudica i reati più gravi. Stavolta il rito abbreviato non sembrerebbe contemplato dai legali dell’imputato, Piero Melani Graverini e Marzia Lelli. Sandro Mugnai - che non sarà oggi in aula - in quel caso potrebbe essere sentito davanti a sei giudici popolari e due giudici togati.
Nel rito ordinario è previsto il dibattimento che non c’era stato nel primo procedimento: al tempo, Mugnai aveva optato per il rito alternativo che si basa sui soli atti d’indagine e porta allo sconto di pena di un terzo in caso di condanna. Davanti alla corte d’assise, se vorrà, Mugnai potrà essere esaminato, cioè potrà esser interrogato sia dalla difesa, che dall’accusa che dai legali di parte civile, Francesca Cotani e Daniel Sussman.
Intanto Mugnai settimana scorsa è stato ospite alla Zanzara su Radio 24. A introdurlo in trasmissione è stato Giuseppe Cruciani che gli ha più volte rinnovato il suo sostegno a differenza di David Parenzo: "Alla fine che ha fatto di male - lo burla il conduttore - ha preso a fucilate un vicino. Ma chi è che non lo fa? Succede nel mondo al contrario di Vannacci". "Mugnai, rispondi a Parenzo!", dice Cruciani. "Niente, che vuoi che gli dica", replica l’artigiano. E poi Parenzo: "È pericoloso contraddirlo, magari poi prende il fucile come Rambo".