
Omicidio a San Giovanni Valdarno: uccide l’anziana madre malata e chiama i carabinieri, arrestata
San Giovanni Valdarno (Arezzo), 10 marzo 2025 – Il nastro bianco e rosso annuncia la tragedia. Isola una zona molto ampia davanti alla palazzina di via Fermi. Come a “sigillarla”, dividerla dal resto del quartiere: da una parte la mattina di una domenica sulla soglia della primavera, dall’altra il silenzio e il peso di un dramma familiare.
Giuseppina Martin è in ospedale: ha appena ucciso la mamma anziana e con problemi di mobilità. Le ha stretto un foulard intorno al collo mentre dormiva, fino a toglierle il respiro e la vita. Poi la chiamata al 112, le manette e il malore.
Un macigno precipitato su questa donna che tutti a San Giovanni conoscono. Ha lavorato per molti anni all’ufficio personale del Comune, e chi la conosce la descrive come una persona tranquilla, una grande lavoratrice. Anche se ora, un altro tornante della vita l’aveva catapultata in una nuova dimensione: pensionata, da alcuni anni. Un nuovo corso nel suo cammino che condivideva con il marito.
Anche lui in pensione, in passato, alla fine degli anni Novanta, aveva avuto un incarico politico in una delle giunte comunali di quegli anni. E pure per questo, a San Giovanni in molti lo conoscono e ricordano il suo impegno di amministratore. Era in casa, quando la moglie ha trasformato l’alba di un giorno di festa nell’incubo più sconvolgente. Una figlia che uccide la madre. Non si è accorto di nulla, avrebbe riferito agli investigatori.
Carabinieri in prima linea a caccia di ogni dettaglio, ogni elemento che possa chiarire un dramma familiare difficile da spiegare. Forse il peso di una convivenza difficile, caratteri a confronti, piccoli-grandi dissidi quotidiani che sedimentano e amplificano il senso di frustrazione, anche di impotenza rispetto alla malattia della madre che le impediva di muoversi autonomamente.
Poteva compiere qualche passo solo con il deambulatore al quale si aggrappava per fare pochi metri in quell’appartamento diventato troppo piccolo per tre persone, tra i tempi dilatati della pensione di marito e moglie, e i problemi legati all’età avanzata dell’anziana. Difficile ricucire quel filo tra madre e figlia che si è spezzato in un secondo, in un gesto estremo, gravissimo, definitivo.
Eppure, tra alti e bassi, quella famiglia affrontava un giorno dopo l’altro: andare avanti, insieme. Chi conosce la coppia racconta dell’intenzione di acquistare una nuova casa, più grande e meglio attrezzata per l’anziana e le sue esigenze. Stavano pensando all’acquisto e al trasloco: da lì, forse, sarebbe cominciata una nuova fase. Per tutti.
Un lungo interrogatorio, andato avanti per tutto il pomeriggio nella caserma dei carabinieri a San Giovanni Valdarno, custodisce il movente che ha spinto Giuseppina Martin a uccidere la madre. È stata arrestata subito dai militari dell’Arma che intorno alle 7 hanno raccolto la sua chiamata - “venite a prendermi, ho ucciso la mia mamma” - e si sono precipitati nell’appartamento. Per ora è accusata di omicidio volontario e in serata è stata trasferita nel carcere fiorentino di Sollicciano.
Un delitto che ha sconvolto la cittadina valdarnese: poca voglia di parlare tra i vicini di casa che dai balconi guardano increduli il via vai degli investigatori dentro quella grande “zona rossa” delimitata dal nastro. Il sindaco Valentina Vadi è visibilmente colpita e commenta: “Li conoscevo c’è enorme dolore e sbigottimento da parte mia e di tutta la comunità che è sconvolta per questa tragedia. Sono davvero scossa”. Poi in un post sui social esprime il cordoglio della comunità: “Una notizia terribile, questa mattina, al risveglio, ha colpito tutta”la nostra comunità cittadina. Siamo distrutti e profondamente addolorati”.
Parole che rimbalzano nel silenzio della palazzina, in una zona residenziale della cittadina valadarnese. Dove tutto è precipitato, irrimediabilmente. All’alba della primavera.