REDAZIONE AREZZO

Della Robbia, un museo a cielo aperto: un paese si trasforma nella bottega dei grandi ceramisti

Da giugno a settembre un viaggio nell’arte. Tra le novità: il restauro della Madonna della neve e l’attribuzione di un Crocifisso in legno ad Andrea

Arezzo, 13 maggio 2023 – La bottega dei Della Robbia torna a vivere nel paese dove i maestri ceramisti hanno firmato la più alta concentrazione di opere della Toscana (Firenze a parte) e una scultura a tutto tondo, a grandezza naturale, unica nel suo genere. Bisogna arrivare fino a Budapest per trovare un manufatto simile: è la Madonna della Neve, custodita nella chiesa-museo di Santa Maria della Fraternità.

E’ qui che Andrea, nipote di Luca Della Robbia, ideò l’opera, raro esempio di terracotta invetriata bianca, impreziosita dal blu cobalto degli occhi che assegna al volto di Maria e Gesù Bambino una profondità espressiva particolarmente intensa.

E’ qui che comincia il viaggio dentro l’evento robbiano che Foiano dedica agli artisti fiorentini. Da giugno a settembre il paese della Valdichiana si trasforma nella bottega dei maestri ceramisti, famosi per la tecnica dell’invetriatura, e qui autori di otto capolavori. La chiesa-museo che custodisce la Madonna della Neve, sarà la prima tappa di un percorso nelle chiese e nei luoghi simbolo che richiamano la presenza dei Della Robbia a Foiano, al servizio dei Medici, nel periodo di massimo splendore artistico e culturale della Toscana.

È il progetto che la pandemia ha fermato e che ora l’amministrazione comunale porta a compimento con una serie di iniziative che arricchiranno il percorso pensato per appassionati e visitatori, ma che alla vigilia dell’estate, punta anche a richiamare i turisti stranieri pronti a tornare in Valdichiana.

Non a caso, è già completato un video che racconterà sui social i capolavori robbiani e le bellezze paesaggistiche di un paese con il centro storico a forma di cuore. L’evento ha ricevuto il patrocinio del ministero della cultura e di Regione e Provincia.

Due le novità assolute: la liason con il Mann diretto da Paolo Giulierini e la collaborazione con l’Archivio di Stato di Siena. Da Napoli arriveranno a Foiano opere d’arte esposte nello scrigno museale proprio accanto alla Madonna della Neve in un itinerario di grande suggestione.

Gli esperti dell’Archivio di Stato senese saranno tra i protagonisti del convegno nazionale sui Della Robbia che a settembre concluderà l’anno dedicato agli artisti fiorentini. Attesa la presenza dei massimi esperti dei Della Robbia, a cominciare da Giancarlo Gentilini.

«Abbiamo deciso di rilanciare l’anno robbiano sospeso per la pandemia, con novità di rilievo. Il completamento del restauro della Madonna della Neve, il recupero della Pala di San Francesco e la ricomposizione del complesso della Vergine dello Spasimo - costituito da otto statue in ceramica invetriata a grandezza naturale - nella chiesa di San Francesco con la ricollocazione del Crocifisso nella sede originaria», spiega il vicesindaco Jacopo Franci.

C’è di più: sull’autore del Crocifisso, sulla cui identità per molto tempo ha pesato un velo di mistero e gli studiosi divisi tra «guelfi e ghibellini», c’è una nuova attribuzione, certificata dagli esperti dei Musei San Domenico di Forlì dove l’opera è stata esposta nel 2022 insieme alla statua di Maria di Magdala (appartenente allo stesso complesso scultoreo), nell’ambito di una mostra internazionale dedicata al mistero della Maddalena.

In pratica, il Crocifisso ligneo era partito da Foiano come opera di Baccio di Montelupo ed è rientrato con il «sigillo» di Andrea Della Robbia. Il team di ricercatori ha analizzato le peculiarità del Crocifisso datato tra la fine del Quattrocento e i primi del Cinquecento.

«Dallo studio, gli esperti hanno manifestato la certezza sull’attribuzione ad Andrea Della Robbia e ne siamo orgogliosi anche perché a Foiano i ceramisti fiorentini hanno realizzato ben otto capolavori durante la loro permanenza» aggiunge Franci. Il viaggio nel mondo dei Della Robbia sarà accompagnato da una cartellonistica all’interno e all’esterno di chiese e musei che orienterà i visitatori in una sorta di road map.

Già aperta la sezione online dedicata al grande evento robbiano sul sito istituzionale del Comune. Tutto comincia davanti alla Madonna della Neve, opera a grandezza naturale in terracotta invetriata bianca, datata 1460. E dagli occhi blu cobalto di Maria si dischiude un viaggio nel tempo.