GAIA PAPI
Cronaca

Dengue, ancora un contagio Disinfestata mezza città

L’intervento è scattato in nottata in quattro quartieri e all’interno dell’ospedale. Veniva dall’estero, già dimessa. L’esperta: "I rischi di nuovi casi solo remoti". .

Dengue, ancora un contagio  Disinfestata mezza città

Dengue, ancora un contagio Disinfestata mezza città

di Gaia Papi

Nuovo caso di infezione da Dengue ad Arezzo e scatta la maxi disinfestazione nelle aree intorno all’ospedale San Donato. Del virus si è parlato molto la scorsa estate quando in città furono tre le persone infettate. Anche questa volta non è un caso autoctono, ma importato dall’estero, il sud America, da cui proviene la donna che l’ha contratto.

E’ una 38enne, arrivata in Italia una decina di giorni fa per turismo. Ha accusato febbre quando era ancora a Roma. Una volta arrivata ad Arezzo ha manifestato una eruzione cutanea: si è, quindi, rivolta al pronto soccorso del San Donato e da qui è stata ricoverata nel reparto di malattie infettive dove gli esami di laboratorio hanno confermato la positività all’infezione.

Domenica è stata dimessa: le sue condizioni di salute sono buone. "Casi autoctoni al momento non ci sono stati" spiega Elena De Sanctis, direttore del dipartimento Igiene e Sanità pubblica. L’infezione viene trasmessa da uomo a uomo soltanto attraverso la puntura di zanzara tigre che ha avuto contatto in precedenza con una persona infetta. "E proprio per scongiurare che il caso importato possa causare la trasmissione dell’infezione, che il Comune, come previsto dalla delibera regionale e dal piano nazionale di prevenzione, interviene con una disinfestazione anche delle specie adulte di zanzara, pratica che in condizioni normali, cioè non di fronte a problematiche sanitarie come in questo caso, non è praticata. La normale disinfestazione estiva avviene, infatti, sulle larve" continua De Sanctis. Rischio, assicura l’ufficio Igiene della Asl, "piuttosto remoto visto che non siamo in piena stagione estiva e la popolazione delle zanzare adulte è ancora piuttosto limitata".

Ieri notte il Comune ha messo in campo interventi (adulticidi che larvicidi), sia su suolo pubblico che nelle proprietà private, e con la ricerca e l’eliminazione dei focolai larvali peri-domestici attraverso ispezioni "porta a porta" delle abitazioni comprese nell’arco di 200 metri dall’ospedale.

A seguito della disinfestazione il Comune raccomanda di rispettare un intervallo di 15 giorni prima di consumare frutta e verdura che siano state eventualmente irrorate con prodotti insetticidi, lavare abbondantemente e sbucciare la frutta prima dell’uso; procedere, con uso di guanti alla pulizia di mobili, suppellettili e giochi dei bambini lasciati all’esterno; in caso di contatto accidentale con il prodotto insetticida, lavare abbondantemente la parte interessata con acqua e sapone.

Le strade interessate dall’intervento sono comprese nel quartiere che sorge vicino all’ospedale e nella vicina area Fiorentina. Proprio nell’area di via Fiorentina il tratto compreso tra attraversamento ferroviario linea Ferroviaria Arezzo-Pratovecchio e viale Don Minzoni, viale Amendola e relative porzioni nord e sud, via Del Castro, via dell’Orciolaia fino all’incrocio con via Meucci, via San Pergentino, via Pitagora di Samo, via Fermi, via Fornaini e via Evangelista Torricelli.

Interessate dall’intervento anche le aree del parcheggio Obi, dell’abitato delle Calcerelle con la relativa area a verde, dell’Orciolaia tra viale Don Minzoni, viale Amendola, via Fiorentina, la linea ferroviaria e la scuola materna dell’Orciolaia.