"È stata una fatica enorme, ma finalmente ce l’ho fatta". È tempo di vittorie per il castiglionese Andrea Papponi, il medico odontoiatra di professione con la grande passione per il tennis che si è aggiudicato la medaglia d’oro e il titolo di campione del mondo nella 53esima edizione del Campionato del Mondo Medici 2024. "È stata una gioia immensa e una grandissima soddisfazione, visto l’altissimo livello dei partecipanti presenti. Rincorro questo titolo dal 2012, quando ho disputato la mia prima finale", racconta. La competizione, riservata ai professionisti del mondo della medicina, si è svolta nei giorni scorsi a Budapest, in Ungheria e ha visto Papponi imporsi nella categoria singolare individuale +55, battendo in finale il Lettone Egils Valeinis, neurochirurgo già vincitore di dieci titoli mondiali. Uno sfidante che rincorreva da anni: "Contro di lui ho perso le mie finali, che sono state quattro in totale, tutte combattutissime. Sembrava imbattibile". Quest’anno, finalmente, il riscatto. La vittoria è arrivata dopo due set 6-2, 6-4. Il merito risiede tutto nel duro allenamento: "Mi sono allenato in maniera particolare, ero estremamente motivato e ho dato più del mio massimo", confessa. Una passione, quella per il tennis, che coltiva dall’età di sei anni: "Giocavo contemporaneamente a calcio e a tennis. Poi, durante l’università, ho dovuto scegliere tra i due e ho optato per il tennis, che ho continuato a praticare con passione in maniera esclusiva". Papponi detiene anche il titolo di presidente del Circolo Tennis di Arezzo. Le congratulazioni arrivano anche dal sindaco di Castiglion Fiorentino Mario Agnelli e da tutta la comunità castiglionese. "La Castiglioni sportiva nel mondo". In cinque giorni, undici partite: il dottore-tennista si è aggiudicato anche la medaglia d’argento nella competizione tra nazioni, tra le quali erano presenti anche Stati Uniti, Australia, Indonesia e Giappone e la medaglia d’argento nel doppio individuale +55. "In nazionale ho giocato tutti i singolari assieme al collega Alvise Zarantonello di Trento. Non abbiamo perso nemmeno un set. Mentre la medaglia d’argento nel doppio individuale +55 me la sono aggiudicata insieme al collega Stefano Fronza, anche lui trentino", conclude. Ora è tempo di recupero, una fase che ogni sportivo sa essere necessaria per tornare a dare il meglio di sé, e perché no, vincere ancora.
Sofia Zuppa