
Raffica di furti a Policiano:. le indagini della polizia. In alto: Carlo Buricchi
di Luca Amodio e Lucia BigozziAREZZOUn incubo, senza fine. Perchè i furti in casa, uno tra i reati più odiosi, sono ormai come un "bollettino di guerra". L’elenco delle vittime di turno si allunga e i blitz si ripetono. Questa volta è Policiano il target di due malviventi che nella notte tra sabato e domenica hanno "visitato" tre abitazioni, portando via il bottino e lasciandosi alle spalle solo terrore e danni. Ora è caccia all’uomo, perchè di tracce ne hanno lasciate molte (avrebbero agito a mani nude) e oggi saranno gli esperti della Scientifica a repertarle per poi analizzarle nella fase delle indagini che impegnano gli uomini della questura. Il raid è scattato intorno all’una e si è sviluppato in rapida sequenza: il tempo di arraffare soldi, gioielli e perfino un furgone dopo aver provato a rubare un’auto che non si è messa in moto. Nel primo caso, i ladri hanno forzato la porta e una volta all’interno hanno rovistato nelle stanze al piano terra. I proprietari stavano dormendo al piano superiore e non si sono accorti di nulla. I banditi hanno avuto il tempo di smurare la cassaforte - forse puntavano proprio al forziere - e di trascinarla fuori. Ma all’improvviso uno dei due si è accorto che dal piano superiore i proprietari si stavano muovendo per verificare cosa stava accadendo e a quel punto sono usciti in fretta e furia con la cassaforte al seguito. Per coprirsi la fuga hanno chiuso a chiave il portone, di fatto bloccando in casa i proprietari. Secondo una prima ricostruzione, hanno trascinato a mano la cassaforte lungo una collinetta prospiciente un distributore di benzina e una volta raggiunto un campo, hanno aperto il forziere a colpi di mazza e preso il contenuto. Ieri mattina durante il sopralluogo della polizia in quel punto esatto, è stata trovata la cassaforte e alcuni orologi disseminati nel terreno circostante.
Ma non è finita qui: nella notte da incubo di Policiano, i ladri hanno raggiunto un’altra abitazione nella stessa zona dove hanno replicato il raid. È la dimora di un noto avvocato aretino, Carlo Buricchi che racconta l’amara scoperta fatta ieri mattina. Lui e la moglie sabato sera hanno dormito nella loro casa ad Arezzo e dunque nella residenza di Policiano non c’era nessuno quando i banditi sono entrati in azione. "Intorno all’una di notte mi è arrivata la notifica dal sistema di allarme che mostrava in maniera nitida due persone, sui trent’anni che agivano a volto scoperto armati di un enorme piede di porco e una mazza, strumenti prelevati nella prima casa saccheggiata. Quando si sono accorti delle telecamere le hanno divelte e messe fuori uso. Hanno spaccato porta d’ingresso e infissi, poi hanno setacciato le stanze rovesciando tutto sul pavimento. Ma non hanno trovato nulla, anche se hanno preso dalla rastrelliera le chiavi della mia auto che hanno provato a rubare. La vettura non si è messa in moto e l’hanno abbandonata".
Terzo furto in serie nell’abitazione confinante con quella dell’avvocato Buricchi. Anche in questo caso i proprietari non si sono accorti di nulla e il sistema di allarme non è entrato in funzione. In questo caso i ladri hanno utilizzato la stessa tecnica dei colpi precedenti. Hanno rubato un furgone dove probabilmente hanno caricato la refurtiva e se ne sono andati. La triste scoperta ieri alle prime luci del giorno. "Di buon mattino sono tornato nella nostra casa e ho trovato il cancello aperto, la rete di recinzione strappata, finestre e porta aperte e danneggiate. All’interno tutto rovesciato a terra. I poliziotti hanno individuato la cassaforte dei vicini nel mio terreno e pure la casa accanto era stata visitata. Mia moglie ha paura, non vuole restare qui: per ora ci trasferiamo nell’abitazione in città ma qui la gente è preoccupata. Sono recenti le scorrerie dei ladri a Rigutino e a Sant’Andrea. Ora tre furti in una notte. È diventato un incubo".