ANGELA BALDI
Cronaca

Desertificazione bancaria, dove il bancomat è un lusso. Arezzo da maglia nera

La città al quarantesimo posto in Italia e la peggiore in Toscana dopo Lucca. Da Capolona a Talla: ecco tutti i centri rimasti senza agenzie

Arezzo, 22 novembre 2023 – C ’è Capolona, che fa parte di quel 9,5% dei comuni toscani che non hanno sportelli bancari sul territorio, e ci sono anche centomila abitanti che devono ritirare contanti tutti allo stesso bancomat. È il fenomeno della desertificazione bancaria fotografata dall’Osservatorio First-Cisl aggiornato al 30 settembre che conferma la tendenza delle banche a diminuire la presenza sul territorio. In Toscana per esempi o ci sono 46 mila persone e 2800 imprese che vivono in comuni che non hanno sportelli bancari, mentre 98 mila persone e 6700 imprese che ne hanno soltanto uno.

Anche nei primi nove mesi del 2023 si conferma la tendenza delle banche italiane a sparire dal territorio: la Toscana registra un –2,7% rispetto a dicembre 2022, di poco inferiore al dato nazionale del -3%. Nella classifica delle province più ‘desertificate’ cioè con più comuni senza sportelli, la situazione peggiore è quella di Lucca, al 51° posto in Italia su 107 province, seguita da Arezzo al 40° posto e Prato al 30°. La situazione migliore è quella di Pisa e Grosseto, entrambe al primo posto tra le meno desertificate d’Italia.

Anche nel nostro territorio poi, ci sono comuni del tutto privi di sportelli. Tra i comuni toscani senza sportelli, i più popolosi sono Capraia e Limite con 7.881 abitanti nel fiorentino, in provincia di Arezzo ci sono Capolona con oltre 5200 abitanti, poi Talla, Ortignano Raggiolo, Badia Tedalda, Montemignaio, Chitignano e Chiusi della Verna. Tra quelli con un solo sportello bancario qui ci sono Castel San Niccolò e Castiglion Fiorentino tra i primi 26 comuni per popolazione.

La desertificazione ha avuto un’accelerazione negli ultimi anni: il 75% delle persone e il 70% delle imprese toscane che non hanno uno sportello nel proprio comune hanno perso l’ultimo dal 2015 in poi. Oggi il 9,5% dei comuni toscani non ha sportelli bancari sul proprio territorio e la situazione potrebbe peggiorare rapidamente, visto che il 16,8% ne ha soltanto uno.

"Bisogna porre la massima attenzione al fenomeno della desertificazione bancaria – dice il segretario della First-Cisl Toscana, Stefano Bellandi - con lungimiranza la Regione Toscana sottoscrisse insieme a Cgil, Cisl, Uil e alle rispettive Federazioni bancarie, nel luglio 2016, un protocollo per la costituzione di un osservatorio permanente. Oggi sarebbe quanto mai opportuno rilanciare quel tavolo, alla luce di questo fenomeno in continuo aumento".

Secondo i dati della First, la Toscana ha in media 43 sportelli ogni 100 mila abitanti, ottava dietro Trento e Bolzano, Valle d’Aosta, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Marche e Veneto; a peggiorare la situazione toscana però c’è il fatto che la regione non è tra le migliori per quanto riguarda l’utilizzo dell’internet banking: decima, dietro a tutto il Nord e alle Marche.