Opera d’arte "divergente, se non eversiva, da interpretare come viatico per evadere dalle "prigionie del nostro pensiero" è il tema conduttore di una mostra diffusa in Valdarno, dove i sette musei del sistema regionale sono le sedi di un "racconto artistico" curato da Nicolas Ballario fino al 30 marzo 2025. Dieci artisti di provenienza diversa, Alberto Agosti, Gabriele Basilico, Valerio Berruti, Daniele Costa, Leandro Erlich, Gianni Lucchesi, Michelangelo Pistoletto, Oliviero Toscani, Sofia Uslenghi e Vedova Mazzei, danno vita ad una racconto diviso tra spazio fisico e spazio mentale.
A San Giovanni Valdarno, prima tappa di oggi, tre sono le sedi coinvolte, il Museo della Basilica di Santa Maria, Casa Masaccio e il Museo delle Terre Nuove. Presso quest’ultimo si esamina la Poesia dell’Infanzia senza confini nell’opera scultorea di Valerio Berruti, artista noto perché capace di esplorare temi psicologici e sociali. Una "conversazione" con l’Angelico è proposta nel Museo della Basilica da Cloud di Leandro Erlich, artista di fama internazionale. Le fotografie di Gabriele Basilico, maestro della fotografia italiana, e di Sofia Uslenghi, esplorano a Casa Masaccio.
Liletta Fornasari