REDAZIONE AREZZO

Dire, fare, parlare di disabilità: "Tutti abbiamo gli stessi diritti"

Cambiamo lo sguardo: la diversità non è un difetto, il nostro impegno contro le discriminazioni. CLASSI 5 A E 5 B - CONVITTO NAZIONALE VITTORIO EMANUELE II - AREZZO .

Disegno realizzato dagli alunni delle classi 5 A e 5 B

Disegno realizzato dagli alunni delle classi 5 A e 5 B

Parlare di disabilità non è semplice, soprattutto se i primi ad avere difficoltà a farlo sono gli adulti, perché probabilmente hanno paura di usare parole poco appropriate, tipo "poverino" o "supereroe". Come nel libro "Mio fratello rincorre i dinosauri".

Avete mai pensato di volere un fratello quando avete due sorelle? È proprio questo quello che Giacomo desidera più di ogni altra cosa. Poi, finalmente, arriva la grande notizia, ti dicono che sarà speciale e per te speciale vuol dire supereroe. Un giorno Giacomo trova un libro, legge la parola down e vede foto di bambini che assomigliano a Giovanni, il suo fratellino. Giacomo chiede spiegazioni e gli dicono che Giovanni è come un treno, loro saranno i suoi binari. Il treno senza i binari si schianta, i genitori, la famiglia e le persone devono essere come dei binari.

Col tempo capisci che tuo fratello, con la sindrome di Down, è speciale, ma non è un supereroe e lì cominci a vergognartene, a nasconderlo, ad avere timore... A volte ci vergogniamo a parlare di queste cose, abbiamo paura di dire cose sbagliate o di offendere, ma anche di come può sentirsi una persona con disabilità. Questo perché guardiamo le diversità come qualcosa di sbagliato, come un difetto, accade questo ad Auggie, il protagonista del film "Wonder". Auggie ha timore del giudizio degli altri e per questo ha paura di andare a scuola ed essere giudicato, perché lui ha una deformazione facciale che rende il suo volto unico. Siamo tutti diversi ed unici, per questo il preside della scuola frequentata da Auggie ci dice che lui non può cambiare la sua faccia, ma noi dobbiamo cambiare il modo di guardare le cose.

Nel libro "Sei un fiore blu", la protagonista si sente diversa dagli altri e pensa di non essere all’altezza, ma il mondo è pieno di cose diverse, le nuvole non sono tutte bianche, gli uccelli non cantano tutti allo stesso modo, i gatti non sono tutti dello stesso colore, ma tutto questo non ha importanza, la diversità è ricchezza.

Essere diversi può non essere facile, ma alla fine capisci che è una bella cosa. In un prato c’è posto per tutti, quadrifogli, farfalle, fiori e coccinelle è quello che ci rimane impresso dalla lettura di "Mia sorella è un quadrifoglio". Anche nel mondo deve essere così.

Tutti godiamo degli stessi diritti, lo scopo di associazioni come CBM Italia è proprio questo: tutela dei diritti per persone con disabilità, affinché si possa vivere in un mondo senza barriere né discriminazioni.