Arezzo, 6 novembre 2018 - Un disabile costretto a masturbarsi sotto la minaccia di un bastone? E' l'accusa pesante rivolta a tre ragazzi minorenni, uno addirittura di 15 anni, per un episodio ancora tutto da chiarire. E che si deciderà in parte con l'analisi dei loro cellulari: perché i tre non avrebbero trovato di meglio da fare che riprendere la loro eventuale "vittima" proprio mentre era costretto a sottoporsi a quegli atti osceni.
E' il contenuto del fascicolo aperto dalla Procura dei minori di Firenze su un episodio che sarebbe avvenuto a Pergine, addirittura vicino alla piazza del paese. Il ragazzo, un ventiduenne con dei problemi psichici, si sarebbe poi sfogato con la mamma e da qui è partita la denuncia. Un episodio avvenuto qualche mese fa e per il quale il giovane è stato sentito, naturalmente con tutte le attenzioni del caso.
Una vicenda in sè torbida, non solo per i suoi risvolti osceni ma anche perché ricca di contorni ancora da definire, essendoci l'inevitabile contrasto tra le testimonanza dell'uno e le risposte degli altri. Solo il tempo e l'inchiesta potranno andare oltre.