LUCIA BIGOZZI
Cronaca

L’odissea del disabile in carrozzina: "Vacanza a ostacoli tra Arezzo, Siena e Orvieto”

Innocenzo Gargano, padre del giovane sulla sedia a rotelle racconta le disavventure. "Ogni volta, gli stessi problemi. Senza taxi fino all’alba nella città del Palio e visita saltata nel centro umbro"

Il ragazzo con la sua famiglia durante la vacanza

Il ragazzo con la sua famiglia durante la vacanza

Arezzo, 11 settembre 2023 – L’odissea cominciata ad Arezzo, si è ripetuta a Siena e pure a Orvieto. "Ogni volta ci risiamo, ostacoli, difficoltà e, alla fine, dobbiamo rinunciare a una visita desiderata", allarga le braccia Innocenzo Gargano che insieme alla moglie Patrizia Mariani ha denunciato l’impossibilità di raggiungere il centro per il figlio di 29 anni sulla sedia a rotelle a causa di una malattia metabolica che lo ha colpito dalla nascita.

Anche la sorella, 35 anni, soffre dello stesso problema ma almeno lei può camminare "anche se ultimamente ha difficoltà", spiegano i genitori.

La famiglia Gargano vive in Abruzzo, a Castel di Sangro e con gli amici aveva pianificato un tour nelle città d’arte: Perugia, Arezzo, Siena e Orvieto. Quattro città "in salita", costruite sui colli ma non per questo inaccessibili anche a chi è costretto su una seda a rotelle. Invece, è quanto denunciato dalla famiglia abruzzese.

"Ad Arezzo è impossibile visitare il centro per chi ha un figlio in carrozzina; a Siena abbiamo chiamato un taxi che non è mai arrivato e a Orvieto non siamo riusciti a raggiungere il duomo". Ostacoli che per la comitiva si sono rivelati "invalicabili", trasformando la vacanza non in un bel ricordo da conservare, bensì in una disavventura da dimenticare in fretta.

Ostacoli troppo alti per un ragazzo di 29 anni. Arrivata in camper in città sabato mattina, la comitiva ha fatto sosta nell’area camper di via Tarlati, poi ha raggiunto le scale mobili di via Pietri per salire alla parte alta del centro.

"Abbiamo seguito la procedura indicata ma dopo mezzora non è arrivato nessuno ad aiutarci a salire e abbiamo rinunciato alla visita", spiega Gargano.

Atam, la municipalizzata che gestisce i parcheggi fa sapere che per i casi di disabili in carrozzina esiste una convenzione con la cooperativa taxi che provvede ad accompagnare il turista a destinazione.

"È partita subito la chiamata all’unico taxi attrezzato per disabili gravi e convenzionato con noi", ma in quel momento l’auto bianca era a Cortona, trenta chilometri di distanza, per accompagnare un altro disabile salito a bordo della vettura poco prima, alla stazione di Arezzo.

E quando è arrivato in via Pietri, i "clienti non c’erano più", rilanciano dalla cooperativa taxi. Il vicepresidente Pietro Fazzuoli lancia un appello alle aziende "affinchè possano dare un contributo per l’acquisto di un’altra vettura attrezzata per questo tipo di trasporto e molto costosa. "Invitiamo la famiglia a tornare e saranno nostri ospiti" è l’offerta riparatrice di Atam.

Saltata la visita ad Arezzo, la comitiva raggiunge Siena. "Qui tutto ha funzionato bene fino a mezzanotte e mezzo. Abbiamo anche assistito alla sfilata della Contrada vincitrice del Palio", racconta Innocenzo Gargano.

L’inghippo si ripresenta con una puntualità incredibile, quando a fine serata si tratta di tornare alla piazzola di sosta dei camper, ai piedi della città del Palio. "Abbiamo chiamato ripetutamente un taxi ma inutilmente. Così prova e riprova, alla fine dalla centrale non rispondevano più e siamo rimasti in piazza fino alle 3,45. Per fortuna è passato uno studente universitario che ci ha aiutato accompagnando con il suo scooter uno di noi al camper e poi guidandoci per le vie del centro per tornare a riprendere il resto della comitiva. Siamo andati a dormire alle 5".

Non è finita qui. Nel viaggio di ritorno verso l’Abruzzo, raccontano i Gargano, "abbiamo deciso di fare una sosta a Orvieto per visitare il duomo. Ma anche in questo caso una serie di difficoltà legate al servizio navetta con il centro storico, ci ha indotto a desistere e a riprendere la via di casa".