Prevenire la dispersione scolastica offrendo nuove opportunità formative e soluzioni concrete per contrastare la povertà educativa e rendere la scuola più inclusiva.
È questa la sfida su cui Oxfam ha deciso di lavorare con il progetto ‘’Give me five’’, in provincia di Arezzo e in quartieri difficili di altre 4 città (Roma, Napoli, Ragusa e Padova) attraversati da alti livelli di povertà e disagio sociale, dove tanti ragazzi sono a rischio di abbandonare prima gli studi o completarli con competenze insufficienti, andando incontro ad un vero e proprio fallimento formativo.
Un intenso lavoro che, in sinergia con tanti partner, sarà realizzato nei prossimi mesi, a fianco di oltre 800 studenti e decine di docenti di 9 scuole; in collaborazione con Indire e con il sostegno dell’Istituto buddista Soka Gakkai.
In provincia di Arezzo, dove il tasso di ritardo scolastico dei ragazzi alle scuole superiori è del 15,3% (rispetto al 18,3% della Toscana), l’intervento si concentra nel comune di Bibbiena in Casentino, assieme all’Istituto comprensivo Dovizi e all’Istituto superiore Fermi.
Qui - per fronteggiare una situazione di carenza di offerta di opportunità formative nel tempo extrascolastico, di servizi educativi in particolare per l’infanzia e i rischi di dispersione scolastica soprattutto degli studenti di origine straniera- è stato appena siglato un nuovo Patto Educativo Territoriale assieme ai Comuni della Comunità montana del Casentino e le associazioni del territorio.