"Disturbi ad alto rischio". L’appello di Cicerchia

Il giostratore deluso: "Ho perso la via del 5". Pensa già al 2025: "Mi riscatterò". E sui disordini non fa sconti: "Senza rimedi succederà qualcosa di grave".

"Disturbi ad alto rischio". L’appello di Cicerchia

Elia Cicerchia, da quattro giostre non ritrova il centro del tabellone

di Sonia Fardelli

AREZZO

Ancora una Giostra sottotono per Elia Cicerchia. Il "cecchino" della lizza per quattro giostre di seguito non è riuscito a colpire il cinque, anche se questa volta è partito con un grosso handicap montando un cavallo preso all’ultimo minuto dopo l’infortunio di Olympia.

Cosa è successo: perché quel brutto tiro?

"Potevo fare tanto di più e tanto meglio. Alle scuderie avevamo gestito al meglio la preparazione del cavallo. In Piazza mi sono però trovato a gestire una situazione diversa da quella che mi aspettavo. Mi immaginavo di dover frenare Toni, di doverlo contenere durante la carriera e invece me lo sono trovato lento. Ho iniziato a cacciarlo per aumentare la velocità e la sua testa ha sfiorato la lancia, che è andata in vibrazione. Il brutto tiro è stato la conseguenza di tutto questo".

Il fatto di tirare per primo ha influito?

"Direi proprio di no. Mandare Toni in prima carriera, che generalmente è anche quella più tranquilla di tutta la Giostra, è stata una scelta razionale. Non volevamo che si spaventasse di nuovo, come aveva fatto nella prima Giostra corsa con me. Ha risposto bene, mi dispiace per il punteggio. Toni è un cavallo che mi piace molto e che già ad agosto avevo iniziato a montare un po’, nell’ottica di farne un buon cavallo da Giostra".

Vive tutto questo come un momento di crisi?

"E’ un periodo che mi deve far riflettere. Sono quattro giostre che non riesco a colpire il cinque. I quattro fatti per me sono tiri sbagliati, volevo fare il cinque. E negli errori bisogna aumentare lo spirito critico. Sono deluso di me stesso e dovrò fare di tutto per migliorare e ripartire".

Olympia come sta?

"Sta bene e se la gode, penso che le abbia fatto piacere restare in scuderia. Adesso inizieremo a farle fare ulteriori accertamenti per recuperarla alla grande per la Giostra del prossimo anno".

Sempre più disturbi ai cavalli lungo la sfilata e in Giostra. Cosa sta succedendo?

"A mio avviso siamo su due rette parallele. A noi giostratori e squadre tecniche con il protocollo del benessere del cavallo si chiede sempre di più. E anche giustamente. Noi non abbiamo minimamente forzato per portare Olympia in Piazza, al primo problema l’abbiamo messa a riposo. Dall’altra parte si percepisce che figuranti e pubblico fanno di tutto per creare problemi ai cavalli, per metterli nelle peggiori condizioni possibili per tirare. Durante la sfilata sono state messe transenne in metallo per non far avvicinare il pubblico e molti le hanno utilizzate per fare più rumore possibile per spaventare i cavalli. Noi giostratori siamo riusciti a portare in Piazza un gruppo di cavalli in grado di sopportare tutto questo, ma l’asticella dei disturbi si alza sempre di più. Non so fino a che punto potranno sopportare, ho paura che prima o poi possa succedere qualcosa di veramente grave. E non bisogna arrivarci. Bisogna fermare chi disturba i cavalli, con regole più rigide e sanzioni pesanti".