Arezzo, 9 ottobre 2024 – Ci sarebbe stata una lite per dei pulcini di pavone all’origine del delitto di Pozzo della Chiana: lo dice Irfan Muhamed Rana, reo confesso dell’omicidio della psicoterapeuta Letizia Girolami, 72 anni.
Secondo il racconto del 37enne pakistano a far scattare la molla omicida sarebbero state l'irritazione e alcune parole dure della donna nei confronti del marito (da lui considerato «un grande amico») a causa della sparizione di alcuni pulcini di pavone durante un temporale la notte precedente nel parco del casolare di Foiano della Chiana (Arezzo).
A raccontare la dinamica lo stesso 37enne, arrestato dai carabinieri con l'ipotesi di omicidio volontario. L'uomo, assistito dalla sua avvocata Fiorella Bennati, è stato sentito a sorpresa nel tardo pomeriggio dopo che ieri (martedì 8 ottobre), davanti al gup del tribunale di Arezzo, Stefano Cascone, era stato colpito da una crisi nervosa, cosi come riferito dal suo legale.
Ma torniamo al suo racconto:sabato mattina (5 ottobre)Irfan sarebbe uscito con Girolami per verificare se i pulcini di pavone, animali allevati dalla 72enne, fossero al sicuro. Resasi conto però che alcuni piccoli erano spariti durante il temporale, la donna avrebbe dato in escandescenze incolpando il marito, in quel momento assente, e offendendo anche il 37enne, ex fidanzato della figlia che viveva però con gli ex suoceri e dava loro una mano nei lavoretti intorno al casolare. Secondo quanto riferito dall'avvocato, l'uomo avrebbe confermato durante l'interrogatorio che la donna «ha offeso suo marito che per me era un grande amico, non ci ho visto più e l'ho colpita», utilizzando una vanga trovata sul posto. Subito dopo avrebbe preso il treno per raggiungere Prato dove aveva programmato di andare per cercare un lavoro. Il 37enne attualmente si trova in carcere ad Arezzo. In serata vertice in procura tra gli investigatori dell'Arma, il pm Angela Masiello e la procuratrice Gianfederica Dito per fare il punto sulle indagini. Doman, 10 ottobre, a Siena intanto è prevista l'autopsia sul corpo di Letizia Girolami.