"La violenza sulle donne non è un fenomeno emergenziale. I casi che arrivano al Pronto Donna in situazione d’urgenza sono solo l’1,1% del totale, quindi un’eccezione. La stragrande maggioranza delle donne che si rivolgono a Pronto Donna subisce violenze e abusi che non hanno un epilogo con un femminicidio ma le intrappolano in relazioni tossiche da cui può essere molto difficile uscire, anche nel medio-lungo periodo" ha spiegato la presidente di Pronto Donna Ursula Armstrong.
La violenza maschile contro le donne, sessuale, fisica, psicologica ed economica, agisce in modo complesso, profondo, e spesso subdolo, perciò difficile da riconoscere. "I casi che arrivano al centro antiviolenza sono aumentati. Nel 2023 abbiamo accolto le richieste di aiuto di oltre 300 donne, mentre al 31 ottobre di quest’anno sono già più di 400, di cui 32 hanno fatto accesso alla struttura di emergenza contro le 27 dell’intero anno precedente" ha spiegato la direttrice di Pronto Donna, Elisa Serafini.
"Richieste in aumento, ma è un dato nel quale possiamo vedere il segno di una maggiore riconoscibilità del centro antiviolenza, rispetto a quanti episodi restino nel sommerso e a una maggiore consapevolezza nel riconoscere gli abusi da parte delle donne. Nei primi dieci mesi del 2024 ci sono state anche dieci donne e 5 minori che sono stati accolti nella casa rifugio e nelle cse di seconda accoglienza per un totale di oltre 1899 pernotti nelle strutture d’accoglienza. Un dato questo che si rivela in aumento, segno della difficoltà delle donne di avere a disposizione una casa in autonomia". "Per il centro antiviolenza, tutti i giorni è il 25 novembre e vorremmo che la comunità che è impegnata così tanto in questa occasione mantenesse alta l’attenzione ogni giorno, tutto l’anno" ha spiegato la presidente Armstrong da quella che sarà la nuova sede del centro antiviolenza gestito dall’associazione, l’unico della provincia di Arezzo.
Oltre al lavoro quotidiano, inserito nella rete istituzionale, delle operatrici, delle socie volontarie e del consiglio direttivo per tutelare le donne e i loro figli e figlie che intraprendono un percorso per uscire dalla spirale di violenza, è forte l’impegno per la raccolta fondi affinché i locali di viale Michelangelo 8 possano essere allestiti per creare un adeguato luogo di lavoro e un’accoglienza dignitosa, riservata e protetta per tutte coloro che si rivolgono a Pronto Donna.
"Questa sede l’abbiamo potuta acquistare grazie ad una inaspettata donazione da parte di un’aretina. Un gesto che ci ha dato una ulteriore spinta, una crescente motivazione" continua Armstrong. "Finora abbiamo lavorato in uno spazio molto ristretto, mentre qui abbiamo la volontà di creare anche ambienti aperti alla cittadinanza, per fare formazione, perché le scuole possano venire a consultare la biblioteca di genere" ha aggiunto la presidente.
"Sarà la casa di tutte, ma per realizzarla abbiamo bisogno di investire circa 50 mila euro nei lavori di adeguamento e l’allestimento degli spazi. La raccolta fondi è già in corso e continuerà fino al nuovo anno, con altri due eventi di spicco, di cui il ricavato sarà devoluto a Pronto Donna. Il 7 e 8 dicembre ci sarà una mostra fotografica all’associazione Imago, mentre il 13 dicembre ci sarà lo spettacolo musicale La Voce delle Donne al Teatro Petrarca".