Arezzo, 13 dicembre 2024 – Una donazione per la centrale di Santa Barbara in prossimità del Natale. La famiglia Saccenti – nella persona di Paolo Saccenti, figlio di Giuliano Saccenti che fu capo centrale a Santa Barbara, proprio quando l'impianto termoelettrico a bocca di miniera, alimentato a lignite, fu messo in servizio per la prima volta – ha infatti donato alla centrale Enel di Cavriglia un quadro, che apparteneva a Giuliano, dipinto da Silvio Pucci, importante pittore del '900 nato a Pistoia nel 1892 e morto a Firenze nel 1961, e raffigurante proprio la centrale ai suoi albori, quando iniziò l'attività nel 1958. La consegna ufficiale si è tenuta non a caso presso l'ex Sala Quadri della vecchia centrale, che poi negli anni è stata sostituita dal nuovo e moderno impianto attuale a ciclo combinato, oggi ristrutturata e adibita a sala per eventi e iniziative con elementi di archeologia industriale dal grande fascino.
L'evento è stato organizzato nel corso di una giornata dal titolo “Torna a Santa Barbara il dipinto di Silvio Pucci”, cui hanno preso parte Paolo Tartaglia, responsabile Enel siti produttivi Santa Barbara e Pietrafitta, Paolo Saccenti, il ricercatore di storia dell' arte Marcello Bossini, che ha illustrato il dipinto e la pittura di Silvio Pucci, e Alessandro Gambassi, ricercatore di storia locale che ha tracciato un excursus sulla centrale. Al termine del convegno, moderato dal referente comunicazione Enel Toscana e Umbria Riccardo Clementi, si è svolta la consegna ufficiale del quadro a Tartaglia e al team dell'impianto da parte di Paolo Saccenti, giunto da Monza con la moglie per reincontrare un pezzo della sua infanzia e dei luoghi in cui ha trascorso la fanciullezza. Presenti anche Don Francesco Rosi, parroco di Santa Barbara, di S. Cristina a Meleto e di S. Cipriano in Avane, e di Enzo Severini, presidente Anse (Associazione Seniores Enel) Toscana e Umbria, oltre a numerosi ex colleghi Enel e capi centrale successo nel corso degli anni. Il dipinto, olio su tela di dimensioni 70 x 90, è di grande pregio artistico e ritrae la centrale proprio all'inizio della sua epopea legata al passaggio all'estrazione a cielo aperto di lignite, dal momento che la data di realizzazione da parte di Pucci è il 1958, anno stesso dell'inaugurazione dell'impianto termoelettrico.
“Nel suo affascinante percorso evolutivo – ha detto Paolo Tartaglia per Enel – la centrale di Santa Barbara rappresenta un simbolo del Valdarno, nel solco di una storia di ingegno, lavoro e umanità. Per questo, quando ci è stata proposta la donazione di questo dipinto che la rappresenta, con l'autorevole firma del pittore Pucci, abbiamo gradito molto e io stesso, come responsabile del sito produttivo, mi attiverò per valorizzarlo al meglio. Sii tratta di un'ulteriore opportunità per la centrale di Santa Barbara di creare valore in dialogo con le istituzioni, con il tessuto associativo e con la cittadinanza tutta, nell'ambito di un cammino comune che da anni ci vede recuperare luoghi storici. Un grazie speciale, quindi, alla famiglia Saccenti ea quanti collaborano alla realizzazione di questa bella iniziativa”.