"Più presidio delle forze dell’ordine e la certezza della pena" lo chiedono i negozianti di cui si fa portavoce la Confcommercio che oggi incontrerà il prefetto Clemente Di Nuzzo che ha risposto all’appello dell’associazione di categoria dopo una serie di furti messi a segno in numerose attività commerciali.
"Ringraziamo il prefetto per aver subito risposto al nostro appello. Lo incontreremo oggi pomeriggio e gli rappresenteremo le preoccupazioni dei nostri associati, anche alla luce di quanto accaduto nel fine settimana ai danni di una commerciante di Camucia. Non si tratta più solo del capoluogo, gli episodi criminosi si stanno verificando un po’ in tutto il territorio provinciale" spiega Catiuscia Fei, direttore aggiunto Confcommercio Firenze-Arezzo. "Le attività commerciali, che stanno su strada, sono ovviamente quelle più esposte al pericolo. Molte si tutelano ricorrendo anche alla vigilanza privata, ma chiedono allo Stato azioni evidenti per consolidare la sicurezza: più presidio delle forze dell’ordine e la certezza della pena. Senza sicurezza non c’è possibilità di crescita, neppure economica".
L’ultimo furto, in ordine di tempo, quello a Camucia in un negozio di articoli di animali dove due malviventi sono entrati armati e con il volto travisato per mettere a segno la rapina. Minacciando la titolare si sono fatti consegnare mille euro per poi darsi alla fuga. Ma tra venerdì e sabato scorsi sono stati ben quattro i furti o quelli tentati messi s segno in centro ad Arezzo. Sabato 25 gennaio, il negozio Di.Di. Fashion, di via Roma, è stato teatro di un blitz compiuto da un giovane già noto alle forze dell’ordine che si è dato alla fuga con due orologi. "Siamo consapevoli che episodi di questo tipo possano riflettere situazioni isolate di disagio sociale, senza essere per forza legati ad azioni criminali organizzate – precisa la dirigente dell’associazione di categoria – Tuttavia, è essenziale evitare che fatti del genere alimentino la percezione di una città vulnerabile, con ripercussioni sulla sicurezza percepita dai cittadini e sulla capacità del nostro territorio di attrarre visitatori e investimenti". "Riteniamo fondamentale – prosegue Catiuscia Fei - aprire un confronto coordinato dal prefetto, coinvolgendo le autorità competenti, i rappresentanti delle istituzioni locali e la nostra associazione, per analizzare le dinamiche di quanto accaduto e identificare soluzioni concrete e condivise per prevenire il ripetersi di episodi simili. Oggi ribadiremo al prefetto la nostra piena disponibilità a collaborare nell’individuazione di interventi che possano migliorare il senso di sicurezza e la qualità della vita nella nostra città".
Gaia Papi